Un mese fa la tragedia di San Pietro a Maida: il ricordo di Maria e Anna
Erano le 4:30 del mattino del 24 dicembre quando le due ragazze persero la vita in un drammatico schianto: il ricordo che non si cancella

Oggi ricorre un mese dal tragico incidente che ha spezzato le vite di Maria Sonetto, 17 anni, e Anna Pileggi, 18 anni, lasciando un vuoto incolmabile nelle comunità di San Pietro a Maida e Curinga. Erano le 4:30 del mattino del 24 dicembre quando le due ragazze persero la vita in un drammatico schianto lungo la Statale, in località Guarna. L'auto su cui viaggiavano, una Mercedes con a bordo altri tre giovani, si schiantò violentemente contro alcuni alberi di ulivo e una quercia, prendendo poi fuoco. Maria e Anna rimasero intrappolate nell'abitacolo, senza possibilità di fuga, mentre i tre ragazzi sopravvissuti riuscirono a uscire dal veicolo prima che fosse avvolto dalle fiamme.

Un mese di dolore e domande senza risposta
Il ricordo di quella tragica notte è ancora vivido nelle menti di chi conosceva le due ragazze. Le famiglie, i loro amici e tutta la comunità calabrese continuano a chiedersi come sia stato possibile che una serata tra giovani si sia trasformata in un incubo. Nonostante l'autopsia eseguita sui corpi delle due ragazze e le testimonianze dei tre giovani sopravvissuti, la dinamica precisa dell'incidente resta ancora in parte avvolta nel mistero. Gli inquirenti hanno raccolto elementi utili, ma attendono ancora di completare un quadro che permetta di fare piena luce su quanto accaduto.
Proseguono le indagini
Le autorità continuano intanto a lavorare per chiarire ogni dettaglio. I tre giovani sopravvissuti sono stati ascoltati dagli inquirenti, fornendo testimonianze fondamentali per ricostruire i minuti che hanno preceduto lo schianto. Il conducente dell'auto è stato sottoposto ai consueti test per verificare il suo stato psicofisico al momento dell'incidente, ma i risultati non sono stati resi noti. Parallelamente, vengono analizzate le condizioni della strada e del veicolo per comprendere se fattori esterni abbiano giocato un ruolo decisivo nel dramma.
Maria e Anna, un ricordo che vive
A un mese dalla loro scomparsa, Maria e Anna restano nei cuori di chi le ha amate. Le due ragazze, con i loro sogni e sorrisi, hanno lasciato un'impronta indelebile. La loro memoria continuerà a vivere attraverso i gesti di affetto delle loro comunità e nell'impegno di chi lotta ogni giorno per rendere le strade più sicure. Non saranno dimenticate, perché il loro ricordo è un richiamo costante alla necessità di proteggere la vita e i sogni dei giovani.