I Carabinieri della Stazione di Santo Stefano in Aspromonte hanno condotto un’operazione mirata a prevenire il bracconaggio nelle aree boschive e le rapine ai danni dei cacciatori. L’intervento si è svolto nella fitta vegetazione di Contrada Scifadi, in località Ceramida, dove i militari hanno percepito a distanza il verso persistente di un tordo riprodotto elettronicamente, segnale del possibile uso di un richiamo acustico vietato.

Sequestro di armi e materiale illegale


Avvicinandosi al luogo del suono, i Carabinieri hanno individuato un uomo seduto su uno sgabello con il fucile a tracolla e, poco distante, un richiamo acustico elettromagnetico ancora in funzione. Nel bagagliaio dell’autovettura è stato rinvenuto un tordo bottaccio appena abbattuto. L’arma, il dispositivo e tutto il materiale considerato pertinente sono stati posti sotto sequestro, mentre l’uomo è stato denunciato per violazione delle norme sulla protezione della fauna selvatica.

Azioni preventive e presunzione di innocenza


L’operazione rientra nel più ampio dispositivo dei Carabinieri volto a contrastare il bracconaggio e garantire il rispetto delle leggi nelle aree boschive della provincia di Reggio Calabria. Si ricorda che la persona coinvolta è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva, in conformità al principio di presunzione di innocenza previsto dalla normativa vigente.