È una vicenda che tiene col fiato sospeso la comunità del Pollino e della Sibaritide, quella della scomparsa di due bambini di cinque e quattro anni, spariti da oltre una settimana. Il mistero si è aperto mercoledì 10 settembre, quando i carabinieri della Stazione di Castrovillari hanno eseguito un ordine di arresto nei confronti della madre, una donna di 28 anni di nazionalità romena residente da tempo tra Corigliano-Rossano e Castrovillari.

L’arresto e il silenzio della madre

Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione per prelevare la donna e condurla nel carcere di Castrovillari, i piccoli non erano in casa. Alle domande sul loro destino, la madre ha scelto di non rispondere. Un silenzio che si è ripetuto anche nei giorni successivi e che ha fatto scattare l’accusa di abbandono e sottrazione di minori. Intanto, la donna rimane detenuta nel penitenziario calabrese, in attesa delle procedure legate alla richiesta di estradizione avanzata dalle autorità romene.

Le ricerche senza sosta

Dal giorno dell’arresto, la macchina delle ricerche non si è più fermata. La Procura di Castrovillari coordina un imponente dispiegamento di forze: carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile e volontari setacciano giorno e notte i territori del Pollino e della Sibaritide, aree in cui la donna aveva vissuto negli ultimi anni. Al momento non si esclude che i bambini possano essere stati affidati a conoscenti o parenti, ma finora non è arrivata alcuna conferma ufficiale.

Una comunità in ansia

Gli appelli si moltiplicano: parrocchie, associazioni e cittadini sui social invitano chiunque abbia visto o sentito qualcosa a mettersi in contatto immediato con le forze dell’ordine. Ma l’assenza di informazioni certe alimenta ogni giorno di più il clima di paura e sospetto. La questione giudiziaria che riguarda la madre è ormai in secondo piano: ciò che scuote le comunità di Castrovillari e Corigliano-Rossano è il destino dei due bambini, divenuto il vero e drammatico cuore della vicenda.