Amantea
Amantea

Amantea, Comune della provincia di Cosenza, vanta radici che affondano nella storia della Calabria. Il toponimo richiama il nome con cui gli arabi rifondarono la città, Al-Mantiah, in epoca medievale, dopo averla occupata. Gli abitanti la chiamano tuttora “’a Mantia” in dialetto locale. Prima ancora, secondo alcune stime storiche, il sito potrebbe essere stato quello di una città magnogreca chiamata Clampetia o Lampetia, fondata dai Crotoniati o dai Bruzi, distrutta e successivamente rifondata durante l’epoca bizantina con il nome di Nepetia.

Nel corso dei secoli, Amantea subì varie dominazioni: bizantina, araba, normanna, sveva, angioina. Durante l’assedio di Amantea del 1269, la città resistette contro l’avanzata di Carlo d’Angiò, diventando simbolo di resistenza locale. Nel tempo fece parte della diocesi di Tropea, ospitò comunità di ordini religiosi, e mantenne una posizione strategica sul litorale tirrenico, da cui controllava le rotte marittime tra Nord e Sud Italia.

Il territorio e il paesaggio costiero

Esteso su circa 29,46 km², il territorio di Amantea si sviluppa parallelamente al mare Tirreno, con dislivelli che vanno da 0 fino a circa 439 metri sul livello del mare. È delimitato a nord dal comune di Belmonte Calabro e a sud dal fiume Savuto che segna il confine con la provincia di Catanzaro. Verso l’entroterra lo circondano i rilievi della Catena Costiera, che si ergono alle spalle del borgo.

La città è riparata tra due promontori e vanta un litorale articolato: da spiagge sabbiose a tratti di scogliera. Le frazioni costiere come Campora San Giovanni e Coreca ne arricchiscono l’offerta turistica, completate dal porto turistico inaugurato nella zona di Campora per i collegamenti con le Isole Eolie. Il centro urbano si divide idealmente tra la parte storica arroccata sul colle e la “città marina” che si estende verso la costa.

Monumenti, architetture e luoghi sacri

Il tessuto storico di Amantea conserva testimonianze del passato con chiese e edifici religiosi di rilievo. La Collegiata di San Biagio, nota comunemente come chiesa matrice, occupa una posizione centrale nella vita religiosa e sociale del borgo. Le sue origini affondano in epoche antiche, con rifacimenti e ampliamenti succedutisi nei secoli, soprattutto grazie all’azione del vescovo e delle famiglie influenti locali.

Nel centro storico esiste la Chiesa di Sant’Elia, costruita nel Seicento in associazione con il collegio dei Gesuiti, caratterizzata da una pianta semplice, una cupola a scodella e un pulpito ligneo interno di pregio, oggi versante uno stato di degrado. Queste strutture raccontano i legami religiosi e culturali che hanno attraversato le vicende di Amantea.

Il quartiere antico si snoda su vicoli scoscesi, stretti e spesso rivolti al mare o verso la rocca. Le mura medievali che cingevano l’abitato, in parte scomparse, ricordano il passato difensivo della città. Dal punto di vista architettonico, il contrasto tra il borgo antico e la parte moderna offre uno spaccato urbano interessante: vie tortuose che salgono sul colle, alte scale e scorci panoramici sul Tirreno.

Economia, cultura e turismo

L’economia di Amantea poggia in buona parte sul turismo balneare, grazie a spiagge, mare pulito e un’offerta ricettiva discreta che richiama visitatori, soprattutto nel periodo estivo. È meta apprezzata per chi desidera unire sole, arte e tradizione calabrese. Il porto turistico di Campora San Giovanni rappresenta un elemento strategico per l’afflusso di imbarcazioni da crociera e per i collegamenti con le isole verso nord.

Un aspetto culturale distintivo è il La Guarimba International Film Festival, festival di cortometraggi che si svolge annualmente ad Amantea. Nato con l’obiettivo di riportare il cinema alla gente e coinvolgere la comunità, è cresciuto negli anni diventando attrattore internazionale, animando l’estate amanteana con proiezioni, eventi e contaminazioni artistiche.

La tradizione gastronomica del territorio si fonda su prodotti del mare, pesca locale (alici, sarde, rosamarina) e specialità come i fichi secchi al cioccolato e il dolce tipico Buccunotto: un cibo dalla forma a barca, farcito con cioccolato, spezie e sapori della tradizione, custodito nei segreti delle famiglie locali.

Identità viva e sfide future

Amantea è oggi un borgo in cui tradizione e modernità convivono con una forte identità territoriale. Le sfide che affronta sono quelle tipiche dei centri costieri del Sud: la manutenzione del centro storico, la valorizzazione del patrimonio culturale, il miglioramento dei servizi turistici e l’attrazione di giovani e investimenti.

Il dialogo tra mare e collina, il ricordo delle dominazioni che l’hanno plasmata e l’energia culturale che spinge eventi come La Guarimba danno alla città un profilo non solo balneare, ma ricco di memoria e potenzialità. Amantea non è semplicemente una località sulla costa calabrese: è un luogo che racconta se stesso in ogni vicolo, in ogni chiesa, in ogni tramonto sul Tirreno.