Inchiesta ultrà, i capi interisti favorivano il clan Bellocco
E' quanto emerge dalle indagini che hanno portato a 19 arresti
I principali indagati della Curva degli interisti arrestati oggi dalle forze dell'ordine sono accusati di aver formato un'associazione con modalità mafiose, destinata a commettere vari reati, tra cui lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, risse, estorsioni e intestazioni fittizie.
Le estorsioni
Le estorsioni riguardavano anche i gestori del catering nello Stadio di San Siro, dove i pagamenti illeciti venivano effettuati tramite fatture false, e colpivano gruppi di tifosi interisti, costretti ad acquistare biglietti a prezzi maggiorati.
Gli indagati
Inoltre, gli indagati contribuivano al pagamento delle spese legali per i membri della Curva Nord coinvolti in atti violenti durante le partite o soggetti a Daspo.
Un aspetto aggravante è rappresentato dal fatto che tali reati erano finalizzati a favorire l'associazione mafiosa dei Bellocco. Antonio Bellocco, recentemente ucciso, era arrivato a Milano grazie a Ferdico, che gli forniva un alloggio e un lavoro fittizio, permettendo di reinvestire parte dei guadagni delle attività illecite anche per sostenere i detenuti in carcere.