NurSind Cosenza contro l’Asp: “Inaccettabile la richiesta di restituzione degli importi detassati. È un attacco agli infermieri”
Il sindacato denuncia l’interpretazione restrittiva dell’Agenzia delle Entrate sulla tassazione del lavoro straordinario in reperibilità
Il NurSind di Cosenza interviene con fermezza contro la decisione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, che ha annunciato il recupero degli importi relativi allo straordinario in pronta disponibilità, in seguito all’interpello n. 272/2025 dell’Agenzia delle Entrate.
“È l’ennesimo attacco a una categoria che ogni giorno garantisce la tenuta del sistema sanitario pubblico” – afferma il sindacato – “un’interpretazione eccessivamente restrittiva che distingue tra ‘straordinario ordinario’ e ‘straordinario straordinario’, escludendo la reperibilità dall’agevolazione fiscale del 5% introdotta dalla Legge di Bilancio 2025”.
Il contesto normativo e la posizione di NurSind
La Legge di Bilancio 2025 aveva previsto una detassazione al 5% per il lavoro straordinario svolto dagli infermieri, come riconoscimento dell’impegno straordinario profuso nel garantire la continuità assistenziale. Tuttavia, con la nuova interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, l’agevolazione sarebbe applicabile solo ai compensi previsti dall’articolo 47 del Ccnl Sanità, escludendo così il lavoro svolto in reperibilità e durante i servizi elettorali.
Secondo NurSind, la decisione dell’Asp di Cosenza di procedere al conguaglio degli importi già erogati rappresenta un atto “ingiusto e contrario alla volontà del legislatore”. “Non è accettabile – sottolinea il sindacato – che dopo anni di emergenze e carichi di lavoro insostenibili si chieda agli infermieri di restituire somme regolarmente percepite e fiscalmente certificate. Una simile scelta mina la fiducia nella pubblica amministrazione e rischia di aprire una lunga stagione di contenziosi”.
La richiesta di intervento e l’impegno del sindacato
Il NurSind Cosenza chiede alla Regione Calabria e al Ministero della Salute di intervenire con urgenza per chiarire la portata della norma e per tutelare i lavoratori da provvedimenti che ne penalizzano il reddito.
“Non possiamo accettare che errori interpretativi o mancanze amministrative vengano scaricati sugli infermieri” – conclude la segreteria provinciale –. “Dopo anni di sacrifici e impegno costante per garantire la sanità pubblica, pretendiamo rispetto e coerenza. Difenderemo i diritti dei colleghi in ogni sede, legale e politica”.