Università calabresi, in arrivo quasi 200 milioni di euro dal Fondo di Finanziamento Ordinario
Per Catanzaro, Reggio Calabria e Rende stanziamenti in crescita: +21% rispetto al 2019

Aumentano i finanziamenti per le università della Calabria. Il Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) 2025, principale strumento con cui lo Stato assicura le risorse necessarie agli atenei per spese di funzionamento e personale, assegnerà complessivamente 197.420.884 euro agli atenei calabresi. Si tratta di un incremento del 2% rispetto al 2024 e di ben il 21% rispetto ai 163 milioni stanziati nel 2019.
La distribuzione delle risorse
Secondo quanto stabilito dal decreto firmato dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, la ripartizione per le università calabresi sarà la seguente:
Università “Magna Graecia” di Catanzaro: 55.495.237 euro (+4% rispetto al 2024);
Università “Mediterranea” di Reggio Calabria: 31.722.931 euro;
Università della Calabria (Unical) di Rende: 110.202.716 euro.
Un sostegno significativo che, secondo il Miur, mira a consolidare la crescita e l’attrattività degli atenei calabresi, in un contesto nazionale in cui il FFO raggiunge nel 2025 quota 9,4 miliardi di euro, con un aumento di 336 milioni rispetto allo scorso anno.
Il commento del Ministro Bernini
«Un Paese che crede nel futuro investe nell’Università e nella Ricerca, perché è questa la strada della crescita», ha dichiarato il ministro Bernini. «Possiamo essere orgogliosi di un cammino che valorizza i giovani, attira talenti e accetta le sfide di un mondo in rapido cambiamento. Se cresce la nostra Università, cresce l’Italia».
Calabria: un’opportunità di rilancio
L’aumento dei fondi rappresenta un’occasione concreta per gli atenei calabresi, spesso costretti a confrontarsi con fenomeni di emigrazione studentesca e con la necessità di rafforzare la propria offerta formativa. Le nuove risorse potranno favorire la ricerca, il reclutamento di docenti, la modernizzazione delle strutture e la creazione di condizioni più attrattive per gli studenti, contribuendo a fare della Calabria non più una terra di partenze, ma un centro di formazione e crescita per le nuove generazioni.