Cosenza, tre medici indagati per la morte in grembo di una bambina
La Procura apre un fascicolo dopo l’esposto della madre

La Procura della Repubblica di Cosenza, guidata da Vincenzo Capomolla, ha iscritto nel registro degli indagati tre medici dell’ospedale Annunziata. Si tratta di un passaggio definito come “atto dovuto”, necessario per consentire l’esecuzione dell’autopsia e di altri accertamenti irripetibili che dovranno stabilire se vi siano state responsabilità nella tragica morte in grembo di una bambina. La decisione fa seguito all’esposto presentato in Questura dai familiari della piccola.
Il racconto della madre
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Sud, l’indagine trae origine dalla denuncia della madre, che ha descritto in un esposto intriso di dolore le difficoltà della sua gravidanza. La donna era seguita dall’ambulatorio per gravidanze a rischio ed era arrivata alla 38ª settimana, con un parto cesareo programmato per il 29 agosto. Il 14 agosto si era recata in ospedale per gli esami di routine, che non avevano evidenziato anomalie. Nei giorni successivi, però, ha raccontato di non percepire più il battito della bambina. Quando si è presentata nuovamente in reparto per ulteriori controlli, i medici hanno purtroppo constatato il decesso del feto.
L’autopsia per chiarire le cause
Nonostante la drammatica scoperta, il cesareo è stato comunque eseguito per permettere il prelievo della piccola. La Procura, attraverso il sostituto procuratore Mariangela Farro, ha disposto l’autopsia, che sarà fondamentale per stabilire con precisione le cause del decesso e verificare eventuali responsabilità mediche.
L’inchiesta è solo agli inizi e gli accertamenti della magistratura e degli specialisti saranno determinanti per fare piena luce su una vicenda che ha scosso l’intera comunità cosentina.