Carcere
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Un episodio preoccupante è avvenuto ieri sera alla Casa Circondariale di Vibo Valentia: un detenuto appena arrivato, detenuto per reati a sfondo sessuale e affetto da disturbi psichici, ha aggredito quattro agenti della polizia penitenziaria lanciando frammenti di calcestruzzo estratti dalle pareti della propria cella. A scatenare la reazione, ancora una volta, sono le condizioni critiche all'interno dell'istituto, dove gli eventi di violenza e disordine interno stanno diventando una costante.

Carenze strutturali e di personale

Secondo quanto denunciato da Antonio Cerminara, della UILPA Polizia Penitenziaria, la situazione è aggravata da gravi lacune organizzative: la struttura ospita 414 detenuti a fronte di 395 posti disponibili, ma dispone di appena 190 agenti operativi, a fronte dei 287 ritenuti necessari. Inoltre, la carenza di un comandante stabile – sostituito temporaneamente da un funzionario chiamato da altra sede solo per alcuni giorni alla settimana – compromette credibilità, organizzazione e continuità operativa in una realtà così complessa, che comprende quattro differenti circuiti detentivi.

Gli interventi urgenti richiesti

Per tamponare l’emergenza, la segreteria territoriale della UILPA ha inviato al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria una richiesta formale, insieme ad altre sigle sindacali, sollecitando l’assegnazione immediata di un comandante permanente e il potenziamento dell'organico con agenti aggiuntivi. Solo così, secondo il sindacato, sarà possibile garantire una gestione efficace della sicurezza, contenere i comportamenti aggressivi e garantire standard minimi di tutela sia per il personale carcerario sia per l’ordine pubblico complessivo.