La Calabria tra le le regioni che ospitano il maggior numero di ulivi secolari

L’Italia ospita oltre il cinquanta per cento dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, a testimonianza dell’immenso potenziale turistico italiano. Ad oggi però manca ancora il prestigioso riconoscimento agli ulivi secolari, di cui il Bel Paese è ricco. In particolare, sono tre le regioni che ospitano il maggior numero di ulivi secolari: Puglia, Sardegna e Calabria. Di seguito le località più famose in Italia a detenere il record di presenze degli ulivi ultracentenari, motivo di orgoglio del Paese e potenziale meta turistica per migliaia di visitatori ogni anno.
La Puglia è la regione più famosa degli ulivi secolari, che possono fregiarsi dell’appellativo di alberi più antichi d’Italia. Nello specifico, la zona dove si conta il numero maggiore di ulivi è compresa tra Ostuni e Carovigno, comprendente anche i comuni di Monopoli e Fasano.
L’albero più antico in Sardegna è l’ulivo millenario di Luras, datato a più di quattromila anni fa ed è conosciuto con il suggestivo appellativo di Patriarca della Natura. Un’antica leggenda narra che sotto l’ulivo di Luras un tempo trovassero rifugio gli spiriti maligni della natura. Oggi l’olivastro millenario della Sardegna vanta dimensioni extra large (raggiunge i 14 metri d’altezza).
In Calabria il territorio in cui si contano più ulivi ultracentenari è l’Aspromonte. La loro storia risale a quasi mille anni fa, quando furono impiantati dai Normanni. Nei secoli successivi, gli ulivi sono poi appartenuti alle famiglie che hanno preso il comando del territorio dopo i Normanni, vale a dire gli Aragonesi e per ultimi i Borboni. Dopo la caduta dei Borboni è ormai storia recente. Gli ulivi secolari contribuiscono a produrre l’olio extravergine d’oliva tra i più pregiati in Italia, tanto da essere richiesto da nazioni extraeuropee come Canada, Giappone e Australia.
La bellezza e il fascino degli ulivi secolari della Calabria sono tali da far credere a molti addetti ai lavori che tutta la regione potrebbe approfittare della loro presenza per aumentare il numero di visitatori annuale e rilanciare così l’intera economia.