Felici & Conflenti 2025
Felici & Conflenti 2025

Dopo una partenza ricca di laboratori, incontri e prime incursioni musicali, Felici & Conflenti 2025 entra nel vivo con tre giornate dense di esperienze, tra cammini nella natura, momenti di formazione, concerti e riti collettivi. Conflenti, piccolo centro del Reventino, si trasforma ogni anno in un laboratorio vivente di cultura popolare, un luogo dove le tradizioni non si conservano, ma si reinventano grazie alla partecipazione attiva della comunità. Il 24 luglio si apre con “Confluenze Sonore”, escursione firmata Conflenti Trekking che conduce i partecipanti fino all’antico mulino del borgo. Qui, il musicista e ricercatore Christian Ferlaino, figura di rilievo anche a livello accademico internazionale, guida il seminario “Oltre l’Umano. Ecologia del Suono nel Reventino”, un viaggio tra suono, ambiente e convivenze multispecie.

Formazione, infanzia e riflessione: un festival che abita i territori

Il 25 luglio si apre all’insegna dell’apprendimento condiviso: i laboratori musicali e coreutici, cuore pulsante di Felici & Conflenti, tornano a scandire le mattinate del festival. Dalla danza tradizionale con Andrea Bressi, al canto con Giuseppe Gallo, fino agli strumenti popolari come l’organetto, la zampogna e la lira calabrese, ogni attività è un’occasione per vivere il patrimonio culturale in maniera attiva. Il pomeriggio dà spazio ai più piccoli con “Intrecci in movimento”, laboratorio creativo pensato per coinvolgere anche l’infanzia nel progetto. La giornata prosegue con performance musicali nei bar del paese e si arricchisce, alle 18:00 in Piazza Pontano, di un momento centrale: l’incontro con Vito Teti, antropologo di fama, che riflette su spopolamento e rigenerazione con l’intervento “Paesi oggi. Geografie del possibile”. In serata, la festa esplode tra concerti e danze con Kiepò, Trillanti e i suonatori locali.

Sabato di festa e memoria: la tradizione che si rinnova

Il 26 luglio, giornata conclusiva, intreccia memoria e creatività. A località Ardano, si svolgono laboratori di cucina tipica e momenti di convivialità che culminano nel ritorno dei Giganti di Felice Napoleone, figure simboliche che attraversano le vie del paese annunciando la “Festa d’a Grispeddra Cujjintara”, rito collettivo che unisce gesti antichi, musica e sapori. A seguire, tornano le “Anomali Selvatici” con Zammarelli e Gargiulo, e alle 21:00 il gran finale in Piazza Pontano con il concerto di Officina Zoè, storica formazione salentina che fa rivivere l’energia della pizzica in una chiave autentica e potente. A chiudere il festival, come da tradizione, il Ballo del Ciuccio, rito comunitario che spegne simbolicamente le luci della festa, ma lascia accesa la memoria collettiva. Felici & Conflenti si conferma un laboratorio culturale unico, dove passato e futuro si incontrano per costruire nuove forme di abitare i territori.