Pd Calabria: “Raccontare un 118 efficiente è una forzatura. La realtà è ben diversa”
Secondo il Pd, ciò che vivono quotidianamente pazienti e utenti contraddice il quadro trionfalistico descritto dall’Azienda Zero
Dire che la Calabria disponga di un sistema di emergenza-urgenza “in linea con il resto del Paese”, mentre i cittadini devono fare i conti con ambulanze senza medico, postazioni scoperte e tempi di intervento troppo lunghi, “significa forzare pesantemente la realtà”. È questa la posizione del Partito democratico calabrese, guidato dal senatore Nicola Irto, che replica alle recenti dichiarazioni del direttore generale dell’Azienda Zero, Gandolfo Miserendino.
Pnrr e digitalizzazione non bastano per definire un 118 funzionante
Per i dem, la digitalizzazione dei Dea e il raggiungimento dei target europei su telemedicina e Pronto soccorso sono “fatti tecnici legati al Pnrr”, utili ma incapaci di fotografare la reale condizione del sistema. Questi avanzamenti, sostengono, convivono con un’emergenza-urgenza in forte sofferenza e con livelli di tutela della salute inferiori alla media nazionale, come dimostrato dai dati sulla mortalità evitabile e dai monitoraggi dei Lea.
Il divario tra la narrazione istituzionale e la realtà dei cittadini
Secondo il Pd, ciò che vivono quotidianamente pazienti e utenti contraddice il quadro trionfalistico descritto dall’Azienda Zero. Postazioni chiuse, ambulanze demedicalizzate, carenza di medici e infermieri e tempi di arrivo troppo lunghi nelle aree interne rappresentano la vera fotografia dell’emergenza in Calabria. Una critica condivisa anche dai sindacati del settore, che hanno contestato una narrazione giudicata lontana dal vero e sottolineato come il semplice maquillage delle centrali operative non possa sopperire alla mancanza di personale e mezzi.
Mobilità sanitaria passiva in aumento: “Un certificato di inefficienza”
A certificare le criticità del sistema, il Pd evidenzia il dato relativo alla mobilità sanitaria passiva, che nel 2024 ha toccato i 308 milioni di euro, con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente. Un indicatore già portato all’attenzione del Parlamento dal senatore Irto e che, secondo il partito, dimostra l’incapacità dell’attuale governance di trattenere i pazienti e garantire percorsi assistenziali dignitosi.
Responsabilità politiche e soluzioni richieste
Per i dem, la responsabilità del quadro attuale ricade sul presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto. I target digitali non curano nessuno e non incidono sul funzionamento reale del 118, che continua a soffrire per la carenza di personale e l’inefficienza della rete territoriale.
Il Pd chiede una riorganizzazione dell’emergenza-urgenza su base provinciale con criteri di copertura adeguati, la presenza di medici sulle ambulanze, il rafforzamento dei Pronto soccorso con contratti stabili e incentivi economici, e l’avvio di un Piano straordinario di assunzioni sfruttando tutte le risorse disponibili nel contesto del commissariamento.
“Basta slide, servono scelte concrete”
“La Calabria non può continuare a pagare un prezzo altissimo in termini di salute pubblica e spesa sanitaria”, conclude il Pd. “Occhiuto smetta di esibire target statistici e affronti la realtà: senza una rete 118 realmente funzionante e senza medici in servizio, la situazione non potrà che peggiorare”.