Ci sono due indagati per il devastante incendio che, nella notte tra il 7 e l’8 aprile scorsi, ha distrutto la concessionaria “Calabria Motori” di Campo Calabro, di proprietà dell’imprenditore lametino Emanuele Ionà. L’autosalone, aperto appena nel giugno 2022 e rivenditore ufficiale di Bmw e Mini a Reggio Calabria, fu avvolto dalle fiamme in poche ore, riportando danni ingentissimi.

L’incidente probatorio

Questa mattina, davanti al Tribunale di Reggio Calabria, si è svolta l’udienza per il conferimento dell’incarico e il giuramento del perito nell’ambito dell’incidente probatorio disposto dal Gip. Su richiesta della Procura, sarà eseguita l’estrazione forense dei dati contenuti nei telefoni cellulari e nelle SIM card sequestrate ai due indagati. Le accuse provvisorie comprendono tentata estorsione e incendio doloso aggravato, commessi in concorso con altre persone al momento non identificate.

Analisi dei dati e difesa

L’obiettivo dell’attività peritale sarà quello di analizzare messaggi, chat, contenuti multimediali e dati archiviati in cloud, allo scopo di verificare eventuali collegamenti con altri possibili responsabili. Il procedimento vede impegnato, per la persona offesa, l’avvocato Salvatore Cerra, mentre gli indagati sono difesi dagli avvocati Alessandro Torrente ed Ettore Aversano. L’accertamento tecnico, sottolinea la Procura, è ritenuto cruciale per consolidare l’impianto accusatorio e far luce su un episodio che ha scosso profondamente il tessuto economico reggino.