Tridico: “Deciderò se restare in consiglio regionale all’insediamento”
L’europarlamentare annuncia tempi e criteri della sua scelta: “Priorità ricostruire il campo progressista e l’opposizione in Calabria”

Pasquale Tridico, europarlamentare ed ex candidato alla presidenza della Regione Calabria per il campo progressista, rompe il silenzio post-elettorale e rilancia la sua visione politica nel corso di un’intervista pubblicata oggi dalla Gazzetta del Sud. Parole chiare e dirette rivolte alla sua area politica: “Non voglio essere troppo duro, ma i partiti di centrosinistra devono avviare una riflessione sul rinnovamento della loro classe dirigente, sull’apertura alla società civile e sulla necessità di creare figure realmente competitive. Dai risultati delle urne arriva un dato oggettivo: ciò che oggi ha perso il centrosinistra è proprio il contatto con il popolo”. Tridico rilancia così l’idea di una coalizione “progressista e popolare”, fondata su una presenza reale nei territori e vicino alle esigenze dei cittadini.
Le priorità dell’opposizione: sanità, infrastrutture e lavoro
Il professore calabrese indica con nettezza la direzione della nuova opposizione in Consiglio regionale: “Dovremo ripartire dai temi che abbiamo sollevato durante la campagna elettorale. Primo, vigilanza costante e forte a difesa della sanità pubblica: i livelli essenziali di assistenza in Calabria non sono accettabili. Poi le infrastrutture: ci sono interi territori scollegati dal mondo e questo contribuisce allo spopolamento delle aree interne. Infine il lavoro: rispetto a sei anni fa, tutti gli indicatori sono peggiorati”. Un’agenda politica che Tridico definisce “concreta e necessaria”, in risposta alle emergenze sociali della regione.
“Le nostre proposte non erano populiste”
Tridico rivendica anche la coerenza del programma elettorale, a partire dalle misure più discusse: “Rifarei tutte le proposte presentate in campagna elettorale: dal reddito di dignità alla sospensione del bollo auto per sostenere le famiglie calabresi. Non sono proposte populiste, ma misure pubbliche e necessarie”. L’ex presidente dell’INPS spiega la sua visione economica: “In una regione dove il capitalismo funziona male e gli investimenti privati non bastano, serve un forte intervento pubblico per generare lavoro e sviluppo. Il mio è un approccio socialdemocratico, keynesiano: senza infrastrutture adeguate è ingiusto continuare a chiedere tasse ai cittadini”.
La decisione sul seggio regionale
Sul tema più atteso – la scelta se entrare o meno in Consiglio regionale – Tridico chiarisce tempi e metodo: “Sto aspettando la proclamazione degli eletti da parte della Corte d’Appello di Catanzaro. Il mio compito è ricostruire l’area progressista e organizzare un’opposizione seria al centrodestra. Comunicherò la mia decisione sul futuro durante la seduta di insediamento della nuova legislatura. Mi sembra un passaggio rispettoso anche della grammatica istituzionale”. Una posizione che lascia aperti tutti gli scenari politici, ma con un messaggio preciso: la scelta sarà legata alla prospettiva di dare forza a un progetto riformista e popolare per la Calabria.