Uccellagione a Villa San Giovanni: scoperto deposito illegale con 16 cardellini
Denunciato un uomo del posto per maltrattamento di animali e cattura di specie protette

Un’operazione dei Carabinieri a Villa San Giovanni ha portato alla luce un vero e proprio deposito per l’uccellagione. Nel pomeriggio di ieri i militari della Stazione locale, insieme al Nucleo Carabinieri Forestale di San Roberto e al Servizio Veterinario dell’A.S.P. di Reggio Calabria, hanno denunciato un uomo del posto con l’accusa di maltrattamento di animali, detenzione di fauna in condizioni incompatibili con il benessere e cattura illegale di specie protette.
Il sequestro nel magazzino
All’interno di un magazzino a lui in uso esclusivo sono state rinvenute dieci gabbie contenenti sedici cardellini, specie particolarmente tutelata. Quattro degli esemplari presentavano gravi lesioni, confermando le condizioni di sofferenza a cui erano sottoposti. Contestualmente, i militari hanno trovato cinque reti impiegate per la cattura di frodo, tipiche dell’attività di bracconaggio.
Le perquisizioni e gli ulteriori ritrovamenti
La perquisizione è proseguita anche sull’autovettura dell’uomo, dove i Carabinieri hanno recuperato un coltello a serramanico lungo oltre 15 centimetri. Tutto il materiale, insieme ai volatili, è stato sottoposto a sequestro. I cardellini sono stati affidati al personale veterinario per le cure necessarie e per valutarne il possibile reinserimento in natura.
La tutela della biodiversità
L’operazione si inserisce in un quadro più ampio di attività di prevenzione e repressione portate avanti dall’Arma, volto a contrastare pratiche illegali che mettono a rischio la biodiversità e l’ambiente. L’impegno dei Carabinieri nel reggino conferma la volontà di difendere il patrimonio faunistico nazionale e di scoraggiare fenomeni di bracconaggio ancora diffusi sul territorio.