Autismo, verso un nuovo Piano regionale fondato su equità e integrazione
L’obiettivo è costruire un Piano regionale sull’autismo equo, sostenibile e realmente rispondente ai bisogni delle persone e delle famiglie, attraverso un percorso condiviso che partirà dai primi mesi del 2026
La Regione Calabria si prepara a un cambio di paradigma nella presa in carico delle persone con disturbi dello spettro autistico. A illustrarlo è stata l’assessore regionale al Welfare, Pasqualina Straface, nel corso dell’incontro sul Fondo unico per l’inclusione 2025, ospitato nella Sala Blu Turchese della Cittadella regionale. L’obiettivo è costruire un Piano regionale sull’autismo equo, sostenibile e realmente rispondente ai bisogni delle persone e delle famiglie, attraverso un percorso condiviso che partirà dai primi mesi del 2026 e che punterà sull’integrazione socio-sanitaria come elemento centrale della nuova programmazione.
Ascolto dei territori e superamento delle criticità storiche
Nel suo intervento, l’assessore ha evidenziato le principali criticità che da anni caratterizzano il sistema regionale: assenza di una mappatura strutturata dei bisogni, forti disuguaglianze territoriali, carenza di dati aggiornati, liste d’attesa troppo lunghe e servizi insufficienti soprattutto nella delicata fase di transizione dall’adolescenza all’età adulta. A questi elementi si aggiunge una frammentazione delle risorse e degli interventi che, secondo Straface, impedisce una programmazione efficace e coerente. Da qui la necessità di un Piano unitario, fondato su obiettivi chiari, indicatori misurabili e un sistema di monitoraggio continuo.
Presa in carico globale e rete territoriale integrata
La nuova strategia regionale punta a una presa in carico globale della persona lungo tutto l’arco della vita, coinvolgendo sanità, servizi sociali, scuola, enti locali e Terzo Settore. Tra le azioni ritenute indispensabili figurano l’istituzione di un Tavolo regionale permanente sull’autismo, l’attivazione di un Registro regionale e il rafforzamento della rete territoriale. Sul piano nazionale, Straface ha annunciato l’intenzione di portare all’attenzione della commissione competente il grave vuoto normativo sull’autismo in età adulta, una lacuna che continua a produrre disagi e disuguaglianze per molte famiglie.