Due fratelli arrestati per l’omicidio del padre.
Due fratelli arrestati a Bovalino con l’accusa di omicidio del padre, occultamento di cadavere e porto abusivo di arma.

Bovalino: due fratelli arrestati per l'omicidio del padre, indagini in corso.
Un drammatico episodio familiare scuote Bovalino, nella provincia di Reggio Calabria. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Locri, con il supporto della Compagnia locale e della Stazione di Bovalino, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di due fratelli, uno dei quali minorenne, accusati di omicidio, occultamento di cadavere e porto abusivo di arma da sparo.
La tragedia familiare
Il delitto risale all’11 gennaio scorso, quando una lite familiare tra padre e figli, caratterizzata da dissidi di lunga data, si è trasformata in tragedia. Secondo le indagini, durante un acceso confronto, il fratello maggiore avrebbe esploso alcuni colpi di pistola calibro 38 contro il padre, uccidendolo sul colpo.
Dopo il delitto, i due fratelli avrebbero nascosto il corpo in un locale interrato della loro abitazione e si sarebbero disfatti dell’arma del crimine, cercando di coprire ogni traccia.
Un’indagine complessa ma decisiva
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri e dalla Procura per i Minorenni di Reggio Calabria, sono state condotte con l’ausilio di strumenti tecnologici e dichiarazioni chiave.
- Videosorveglianza: Le immagini registrate nelle vicinanze della scena del crimine hanno fornito elementi fondamentali per ricostruire i fatti.
- Dichiarazioni spontanee: Il figlio maggiore si è presentato in caserma accompagnato dai suoi legali, indicando il luogo dove era stata nascosta l’arma del delitto.
- Elementi sospetti: Il ritardo nella richiesta di soccorso, effettuata solo il giorno successivo al delitto, ha immediatamente insospettito gli inquirenti, portandoli a eseguire un accurato sopralluogo presso l’abitazione della vittima.
I ritrovamenti: arma e autovettura
Le operazioni dei Carabinieri hanno permesso di recuperare elementi chiave per l’indagine:
- L’arma del delitto, una pistola a tamburo calibro 38 priva di matricola, è stata trovata in un’area isolata di Ardore, nascosta in un sacco contenente anche bossoli e munizioni dello stesso calibro.
- L’autovettura del padre, nascosta in una zona remota dell’agro di Bovalino, è stata individuata e sequestrata per accertamenti.
Entrambi i ritrovamenti sono stati sottoposti ad analisi tecniche approfondite da parte dei reparti specializzati, tra cui il RIS di Messina, per raccogliere ulteriori elementi probatori.
Indagini in corso
L’inchiesta, ancora in fase preliminare, mira a chiarire ogni dettaglio della vicenda e a verificare eventuali responsabilità di terzi. Gli investigatori stanno analizzando i rapporti familiari e il contesto in cui si è consumata la tragedia, cercando di delineare con precisione il movente e le dinamiche dell’evento.
Presunzione di innocenza
In attesa di una sentenza definitiva, i due fratelli sono da considerarsi innocenti. Attualmente, sono a disposizione delle autorità giudiziarie, e gli accertamenti proseguono per fare piena luce su questa drammatica vicenda.