Stalking: un comportamento inaccettabile che continua a ferire nel 2025
A Galatro, un uomo denunciato per stalking e atti intimidatori contro l’ex compagna. Lo stalking, un fenomeno che colpisce ancora nel 2025, richiede riflessione, maturità emotiva e un impegno collettivo per essere combattuto.

Galatro (RC) – Nei giorni scorsi, un uomo di 51 anni è stato denunciato per atti persecutori e ammonito dal Questore di Reggio Calabria. La vicenda, che ha visto l’ex compagna dell’uomo diventare vittima di stalking, molestie e gravi atti intimidatori, solleva ancora una volta una questione cruciale: nel 2025 è inaccettabile che simili comportamenti continuino a verificarsi.
Un caso inquietante a Galatro
La relazione tra i due era terminata, ma l’uomo, incapace di accettare la fine del rapporto, avrebbe scelto la via della persecuzione invece di affrontare razionalmente la situazione. Gli episodi più gravi si sono verificati nell’aprile 2023 e nel luglio 2024, quando l’uomo, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe incendiato due automobili appartenenti alla donna.
Grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri di Galatro e all’analisi delle immagini di videosorveglianza, è stato possibile raccogliere prove decisive che hanno portato all’individuazione del responsabile. Le indagini hanno rivelato che l’uomo si travisava il volto e agiva durante la notte, utilizzando liquido infiammabile per compiere i suoi gesti criminosi.
Oltre agli incendi, la donna è stata vittima di continue molestie telefoniche e minacce, che l’hanno costretta a vivere in uno stato di costante paura e a modificare radicalmente le sue abitudini di vita.
Lo stalking è un problema che colpisce tutti
Nonostante anni di campagne di sensibilizzazione e l’introduzione di normative specifiche contro la violenza e lo stalking, episodi come questo dimostrano che il problema è tutt’altro che superato. È importante sottolineare che lo stalking non ha genere: può essere perpetrato da uomini come da donne, e le sue conseguenze sono devastanti per chiunque lo subisca.

Nel 2025, in una società che si definisce moderna e progressista, non dovrebbe esserci spazio per questi comportamenti. Prima di compiere gesti estremi, come quelli emersi in questa vicenda, è essenziale fermarsi e riflettere. Accettare un rifiuto o un cambiamento di vita è parte della maturità emotiva, e l’incapacità di farlo non giustifica in alcun modo la violazione della libertà e della dignità di un’altra persona.
La responsabilità di agire
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha spesso sottolineato l’importanza di unire le forze per combattere ogni forma di criminalità, inclusa quella che colpisce le persone più vulnerabili. È fondamentale che tutti – istituzioni, cittadini e associazioni – lavorino insieme per sensibilizzare e prevenire episodi di stalking e violenza.
La vittima di questa vicenda ha trovato il coraggio di denunciare, un atto che non solo aiuta a fermare il colpevole, ma può anche salvare altre vite. Chiunque subisca stalking deve sapere che non è solo: ci sono strumenti legali, supporto psicologico e forze dell’ordine pronti a intervenire. Lo stalking è una piaga sociale che, nonostante i progressi legislativi, continua a manifestarsi. Uomini e donne devono imparare a riconoscere i segnali del disagio emotivo e ad affrontarlo in modo sano, senza ricorrere a gesti violenti o persecutori. La vera forza non sta nell’imporre il proprio volere, ma nel rispettare la libertà dell’altro.
Nel caso di Galatro, le indagini sono ancora in corso, e l’uomo è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva. Tuttavia, la vicenda deve servire da monito: agire con violenza o persecuzione non è mai una soluzione, ma solo un modo per distruggere la vita degli altri e la propria.