Un rogo doloso ha colpito uno dei luoghi simbolo dello sport giovanile reggino: il Centro Reggio Junior di Sant’Antonio, storica realtà che da decenni rappresenta un presidio sociale, educativo e culturale per intere generazioni. L’incendio, appiccato da ignoti, ha danneggiato strutture che negli anni hanno visto crescere centinaia di bambini e ragazzi attraverso il calcio e i valori sani dello sport.

La condanna del sindaco Falcomatà

Durissimo il commento del primo cittadino Giuseppe Falcomatà, che ha parlato di «atto vile che offende le coscienze e danneggia una delle eccellenze storiche del nostro territorio». Un gesto che, secondo il sindaco, non solo ferisce la comunità sportiva, ma «colpisce la città sana e laboriosa che ogni giorno lavora per il bene comune».

Solidarietà alla società sportiva

Il sindaco ha espresso piena vicinanza alla famiglia Quartullo, ai dirigenti, ai ragazzi e alle famiglie che fanno parte del Reggio Junior: «Saremo al loro fianco in un momento così difficile, che non dovrà piegare gli sforzi di chi con dedizione e sacrificio lavora per proteggere le nuove generazioni».

Attesa per le indagini

Falcomatà ha poi ribadito la fiducia negli inquirenti, convinto che «al più presto verrà dato un volto e un nome a chi si è macchiato di un gesto criminale tanto spregevole». L’incendio, infatti, non rappresenta solo un danno materiale, ma un duro colpo a un punto di riferimento educativo e sociale per tanti giovani reggini.