Delegazione di imprenditori calabresi e arbëreshë in Kosovo: un ponte tra economia, cultura e identità
Guidata dal Console Onorario dell’Albania in Calabria, Anna Madeo, la delegazione ha avviato rapporti istituzionali con il Ministero della Cultura del Kosovo, con il Sindaco di Pristina e con altre autorità locali

Una delegazione di imprenditori calabresi e arbëreshë, guidata dal Console Onorario dell’Albania in Calabria, Anna Madeo, ha preso parte a un prestigioso evento in Kosovo promosso dal Ministero dell’Industria. Un’occasione che ha saputo trasformarsi in molto più di un semplice appuntamento economico: un vero crocevia di idee, relazioni e visioni. Gli incontri non si sono limitati al dialogo tra imprese. La delegazione ha avviato rapporti istituzionali con il Ministero della Cultura del Kosovo, con il Sindaco di Pristina e con altre autorità locali, ponendo le basi per un futuro di scambi e collaborazioni ad ampio raggio.
Cultura, economia e innovazione in sinergia

Al centro del confronto, la volontà di costruire ponti solidi tra Calabria, Albania e Kosovo, valorizzando il patrimonio culturale arbëreshë come simbolo di unione. Agroalimentare, turismo, innovazione e cooperazione culturale sono stati i pilastri di un’agenda che guarda al futuro con grande fiducia. Un percorso che si traduce in nuove opportunità per le imprese, nella possibilità di attrarre investimenti e nella creazione di un dialogo culturale che rafforzi le radici comuni. La Calabria e il Kosovo hanno molto in comune: tradizioni, resilienza e identità. Trasformare questi legami storici in opportunità concrete di collaborazione è il compito che ci attende.
Un passo verso una rete di relazioni

Questa missione rappresenta un passo decisivo nella costruzione di una rete di relazioni capace di superare i confini e di aprire nuove prospettive. L’entusiasmo che ha animato la delegazione calabrese e arbëreshë dimostra quanto la sinergia tra territori possa diventare motore di sviluppo e di crescita condivisa.
Un viaggio che non è solo economico, ma profondamente culturale e identitario: la prova che la storia millenaria del mondo arbëreshë può ancora oggi generare futuro e opportunità.