Pesticidi nelle coltivazioni di cipolla, indagini della Procura e ordinanze dei sindaci tra Amantea e Nocera Terinese
La Procura di Paola accende i riflettori sull’uso di pesticidi nella produzione della cipolla rossa: ordinanze urgenti per tutelare mare e corsi d’acqua

La coltivazione intensiva della cipolla rossa finisce sotto la lente della magistratura. Il procuratore di Paola, Domenico Fiordalisi, in un’intervista al Tg3 Calabria, ha annunciato una nuova fase di monitoraggi su fiumi, torrenti e insediamenti produttivi tra Campora San Giovanni e Nocera Terinese. Un’area in cui, secondo analisi già effettuate, emergono indizi sull’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici in grado di contaminare il suolo e le acque.
Le ordinanze
Le parole del magistrato hanno avuto un effetto immediato. I sindaci di Amantea, Vincenzo Pellegrino, e di Nocera Terinese, Saverio Russo, hanno emanato due ordinanze speculari che vietano in modo tassativo l’utilizzo di sostanze chimiche e liquami zootecnici nelle aree agricole vicine a mare, pozzi, sorgenti e corsi d’acqua. I controlli sono affidati a Polizia locale, Carabinieri Forestali e Arpacal, con sanzioni severe per i trasgressori.
Il “mare verde"
La Procura ha istituito un pool dedicato al settore della depurazione, già impegnato nei sequestri di impianti fognari irregolari lungo la costa tirrenica. Ora l’attenzione si sposta anche sugli scarichi agricoli non trattati, che potrebbero aver contribuito al fenomeno del mare verde registrato la scorsa estate.
La sfida è duplice: difendere l’ambiente marino e salvaguardare l’economia agricola e turistica, pilastri fondamentali di un territorio che vive di mare e di eccellenze agroalimentari.