Denuncia il padre per difendere la madre: arrestato nel Cosentino.
Un giovane ha assistito impotente all’ennesimo atto di violenza del padre contro la madre, separata dall’uomo da alcuni anni
Un drammatico episodio si è verificato a San Basile, un piccolo comune della provincia di Cosenza.
Un giovane ha assistito impotente all’ennesimo atto di violenza del padre contro la madre, separata dall’uomo da alcuni anni. Senza esitare, il ragazzo ha preso il telefono e ha contattato i Carabinieri, raccontando l’aggressione in corso.
Quando i militari della Compagnia di Castrovillari sono giunti sul posto, l’uomo non solo non ha fermato la sua condotta, ma ha continuato a minacciare e inveire contro l’ex moglie, noncurante della presenza delle forze dell’ordine. Portata in caserma, la donna ha raccontato una storia di abusi e soprusi subiti durante il matrimonio, una situazione insostenibile che l’aveva costretta alla separazione per proteggere se stessa e il figlio.
A seguito delle testimonianze e delle prove raccolte, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori e trasferito in carcere.
Riflessione: Basta con la violenza sulle donne
Questo tragico episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di vicende che testimoniano come la violenza sulle donne sia ancora una piaga sociale profondamente radicata. Donne vittime di soprusi, umiliazioni e minacce spesso si trovano sole, intrappolate in relazioni tossiche, senza la forza o gli strumenti per ribellarsi.
Ogni atto di violenza è un fallimento collettivo, una ferita che riguarda tutti noi. È indispensabile ribadire con forza che la violenza non è mai accettabile, che nessuno ha il diritto di intimidire, opprimere o fare del male.
Il coraggio dimostrato da questo giovane deve essere un esempio: denunciare è il primo passo per spezzare il ciclo di violenza. Dobbiamo creare una rete di sostegno per chi subisce abusi, promuovere educazione al rispetto e sensibilizzare continuamente.
Non possiamo più tacere. È tempo di dire basta.
Basta con le scuse, basta con l’indifferenza. Ognuno di noi può fare la differenza per combattere questa battaglia, perché ogni donna ha il diritto di vivere senza paura.