Nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra hanno scoperto un deposito di una ditta edile trasformato in cantiere abusivo. All’interno dell’area erano in corso lavori di sbancamento e movimentazione di terra senza alcun titolo autorizzativo, configurando così una chiara violazione delle normative edilizie.

L’intervento si inserisce in un quadro di verifiche preventive costanti che l’Arma conduce per contrastare fenomeni di abusivismo, particolarmente diffusi in aree sensibili come la costa tirrenica reggina.

Rifiuti speciali gestiti illegalmente

Durante l’ispezione, i militari hanno inoltre accertato la presenza di numerosi rifiuti speciali non pericolosi, riconducibili a lavorazioni edili. Il materiale era stoccato e gestito in maniera irregolare, senza il rispetto delle prescrizioni di legge in materia di tracciabilità.

L’assenza dei formulari di identificazione non permetteva di stabilire la provenienza e la destinazione dei materiali, che spesso, in simili contesti, finiscono in discariche abusive con conseguenze gravi per l’ambiente e la salute pubblica. La mancanza di controlli adeguati e l’irregolarità nella gestione rappresentano infatti una delle principali criticità nella lotta ai reati ambientali.

Denunce e sequestro dell’area

Al termine delle verifiche, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà due persone ritenute responsabili di abusivismo edilizio e gestione illecita di rifiuti. Contestualmente è stata posta sotto sequestro un’area di circa 2.000 metri quadrati, destinata a lavori non autorizzati e allo stoccaggio irregolare di scarti edilizi.

L’operazione conferma l’impegno costante dell’Arma nel contrasto ai reati ambientali e nella difesa del territorio. I controlli, assicurano i militari, proseguiranno con la stessa intensità per scoraggiare pratiche illecite e garantire il rispetto delle regole, tutelando così il paesaggio e la collettività.