Dal sogno alla rovina: il Planetario di Cosenza tra abbandono e polemiche
Inaugurato nel 2019 come simbolo di innovazione, il Planetario oggi versa in uno stato di incuria, tra degrado strutturale e accuse di cattiva gestione

Il 19 aprile 2019 il Planetario di Cosenza veniva inaugurato in pompa magna, un evento che celebrava quella che doveva essere una delle strutture culturali e scientifiche di punta della città. Con spettacoli, discorsi ufficiali e una forte partecipazione pubblica, l’apertura del Planetario fu presentata come il simbolo di un futuro lungimirante per la divulgazione scientifica e il turismo culturale. Tuttavia, a distanza di pochi anni, il Planetario è passato da simbolo di innovazione a triste esempio di incuria e cattiva gestione.
Planetario di Cosenza
Dalla promessa al degrado
Nonostante le grandi aspettative, la parabola del Planetario è stata breve e disillusa. Dopo soli cinque mesi di attività, la struttura è stata chiusa a causa della pandemia, ma il vero problema è emerso successivamente: mancanza di manutenzione, gravi danni strutturali e totale abbandono. Vernici scrostate, atti vandalici e un sistema di sicurezza inefficace hanno aggravato una situazione già precaria.
Il delegato al patrimonio Antonello Costanzo ha recentemente denunciato che l’opera è stata lasciata incompleta e senza un piano di efficientamento energetico, ereditando un debito di 450 mila euro per lo Starmaster ZMP della Zeiss. Tuttavia, l’opposizione ha respinto queste accuse, ricordando che la lente della Zeiss era stata già pagata dalla precedente amministrazione e che il Planetario era stato consegnato perfettamente funzionante.

Incuria e atti vandalici
Durante il periodo di abbandono, la struttura ha subito due atti vandalici che hanno causato ingenti danni. Secondo i consiglieri di opposizione, la responsabilità ricade sull’attuale amministrazione, che non ha garantito un sistema di vigilanza adeguato, arrivando persino a trascurare la manutenzione delle batterie del sistema di allarme.
Potenzialità sprecate
Il Planetario avrebbe potuto rappresentare una risorsa economica e culturale per Cosenza. Le sue potenzialità di reddito lo rendono appetibile per investitori privati, che potrebbero ammortizzare i costi di riqualificazione in breve tempo. Tuttavia, a più di tre anni dall’insediamento della nuova amministrazione, non è stato fatto nulla di concreto per recuperare e valorizzare la struttura.
Un futuro incerto
Da simbolo di crescita culturale a emblema dell’immobilismo amministrativo, il Planetario di Cosenza è oggi una delle tante opere pubbliche italiane lasciate nel degrado. Mentre le polemiche tra amministrazione e opposizione si intensificano, la città rischia di perdere definitivamente una risorsa unica, che con la giusta gestione avrebbe potuto arricchire la comunità e attrarre visitatori da tutta Italia.
Rimane da chiedersi se il Planetario di Cosenza tornerà mai a essere una realtà viva o se rimarrà l’ennesima “Cattedrale nel deserto” grazie all' inadempienza amministrativa.