Altre tre persone sono state ricoverate nel tardo pomeriggio nell'ospedale di Cosenza, una in Pronto soccorso e due nel reparto di terapia intensiva, per intossicazione alimentare probabilmente di botulino. Si tratta di persone under 40. Una di loro è grave. Salgono così a 7 i ricoverati a Cosenza. Il food truck è stato sequestrato e la Procura di Paola ha aperto un'inchiesta.

Una conferenza stampa per aggiornare i cittadini

In relazione agli episodi di intossicazione da botulino, la Direzione strategica dell'Azienda ospedaliera ha convocato una conferenza stampa per domani alle 16 per "aggiornare la cittadinanza sulla gestione clinica dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e sulle misure sanitarie messe in campo".

Nell'incontro verranno fornite informazioni utili "sulla sintomatologia suggestiva di intossicazione botulinica al fine di orientare la cittadinanza in materia appropriata, evitare suggestioni e fornire alle famiglie e ai ragazzi sui comportamenti alimentari in sicurezza".

Le parole del primario

"Sono in partenza da Roma con l'eliambulanza - ha detto il primario di terapia intensiva Andrea Bruni - altre 7 fiale di siero immune antitossina botulinica, 1 da iniettare e 6 di scorta, grazie alla disponibilità ed alla celerità del presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli". 

Un giovane intubato

Intanto uno dei ragazzi è stato intubato per la gravità delle sue condizioni. Per gli altri due le condizioni sono stabili.

Analisi del cibo fuori regione

Il contenuto del panino mangiato dalle sette persone è stato spedito per essere analizzato fuori regione da un laboratorio altamente specializzato. Solo il risultato potrà svelare cosa c'era in quei panini o se la causa è da cercare altrove

Il siero da Taranto per la prima emergenza

Ai due che presentavano sintomi più severi, è stato iniettato il siero anti-botulino arrivato da Taranto.

L'Asp ha avviato una indagine

Intanto, l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha avviato un'indagine epidemiologica e sono stati prelevati dei campioni di cibo contenuti all'interno del food track parcheggiato a Diamante, dove è stato acquistato il cibo.

Botulino: una minaccia invisibile e mortale

Il botulino, prodotto dal batterio Clostridium botulinum, può svilupparsi in cibi mal conservati o lavorati senza rispettare adeguati standard igienico-sanitari. È letale anche in piccole dosi. La vicenda di Cosenza mette a nudo una realtà inquietante: quanto è sicuro ciò che acquistiamo da alcuni venditori ambulanti? Chi controlla davvero queste attività?

Non si tratta di demonizzare l’intero settore dello street food – che in Calabria ha anche esempi virtuosi e di qualità – ma di pretendere controlli severi, costanti, imparziali, soprattutto quando si tratta della salute di adolescenti, famiglie, cittadini ignari che cercano solo di mangiare un panino.

Una ferita profonda alla fiducia e alla sicurezza alimentare

Il caso, gravissimo, non è solo una cronaca sanitaria ma una ferita profonda alla fiducia che ogni cittadino ripone nel consumo alimentare quotidiano. Possiamo ancora fidarci di ciò che ci viene venduto per strada? Chi rilascia autorizzazioni, chi controlla, chi vigila?