mostaccioli calabresi

Profumano di miele, agrumi e vino cotto. Hanno la forma di cuori, cavalli, colombe o piccoli strumenti musicali. I mostaccioli calabresi, conosciuti anche come mustazzoli o mastazzola, non sono solo un dolce: sono un simbolo di identità, un ponte tra fede, tradizione popolare e memoria contadina che da secoli accompagna le feste e le fiere di tutta la regione.

Un dolce antico, figlio della terra e del miele

L’origine dei mostaccioli calabresi affonda le radici nel mondo greco e latino, quando il miele era l’unico dolcificante naturale e veniva usato per conservare e aromatizzare i cibi. Il loro nome deriva dal latino mustum, mosto d’uva, ingrediente principale nelle ricette più antiche, poi sostituito dal miele o dal vino cotto.
Nel tempo, questo dolce povero ma genuino si è trasformato in una delle espressioni più autentiche dell’arte dolciaria calabrese, realizzato con pochi ingredienti: farina, miele, zucchero, spezie e aromi naturali. L’impasto, denso e profumato, viene lavorato a mano e cotto in forno fino a ottenere una consistenza croccante fuori e morbida dentro, ideale da gustare accompagnata da un bicchiere di vino dolce o da un liquore artigianale.

Le mani sapienti dei maestri “mastazzolari”

A rendere unici i mostaccioli calabresi è la fantasia dei mastazzolari, artigiani del dolce che, con maestria e devozione, modellano l’impasto in forme simboliche: cuori, colombe, pesci, cavalli, santi e gigli, spesso decorati con carta stagnola colorata. Queste creazioni sono da sempre protagoniste delle fiere religiose e popolari, in particolare durante la festa di San Rocco a Gioiosa Ionica, quella di San Francesco di Paola o la Madonna di Capocolonna a Crotone.
Ogni forma racconta una storia: il cuore è simbolo d’amore, il cavallo rappresenta la forza e il coraggio, la colomba la pace e la devozione. Acquistare un mostacciolo in fiera, un tempo, era un gesto affettivo, un dono tra innamorati o un segno di gratitudine verso un santo protettore.

Dalla tradizione al futuro: un’eredità da custodire

Oggi i mostaccioli continuano a essere prodotti in tutta la Calabria, soprattutto nelle aree del Vibonese, del Reggino e del Crotonese, dove piccole botteghe artigiane mantengono viva la ricetta originale tramandata di generazione in generazione. Alcuni maestri dolciari sperimentano varianti moderne, arricchendoli con cioccolato, scorze d’arancia o liquori locali, senza però tradire l’essenza di un dolce nato per celebrare la semplicità.
I mostaccioli calabresi non sono solo un prodotto gastronomico, ma un patrimonio culturale e affettivo, capace di unire passato e presente, religiosità e creatività popolare. Ogni morso racchiude la dolcezza di una terra antica e orgogliosa, che continua a raccontarsi attraverso i suoi sapori.