La Camera Penale di Cosenza proclama l’astensione dalle udienze

La Camera Penale di Cosenza ha indetto per il 18 dicembre l’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie nel settore penale, coinvolgendo gli avvocati che operano presso gli Uffici Giudiziari del Tribunale di Cosenza, del Giudice di Pace di Cosenza e della Magistratura di Sorveglianza di Cosenza. La decisione è stata comunicata, tra gli altri, al ministro della Giustizia e nasce dalla scelta di celebrare il processo "Reset" nell’aula bunker di Castrovillari, anziché a Cosenza, dopo l’inagibilità dell’aula bunker di Lamezia Terme causata dal maltempo.

Camera Penale di Cosenza

Le ragioni della protesta

Secondo l’Ufficio di Presidenza del Tribunale di Cosenza, la scelta sarebbe motivata dall’assenza di aule protette nella sede giudiziaria di Cosenza. La Camera Penale ritiene tale affermazione di “inaudita gravità”, sottolineando che in passato il Palazzo di Giustizia cosentino ha ospitato maxiprocessi rilevanti come "tela del ragno", "missing", "twister" e "timpone rosso". In quei casi, nonostante il numero elevato di imputati detenuti, le udienze si sono regolarmente svolte a Cosenza, contrariamente al processo "Reset", dove la presenza fisica degli imputati è sostituita dalla videoconferenza.

 

La proposta di adeguamento

La Camera Penale evidenzia che nel Palazzo di Giustizia di Cosenza esiste un’aula di ampie dimensioni, che potrebbe ospitare il processo previo adeguamento tecnico degli impianti. Tale intervento risulterebbe meno oneroso rispetto alle trasferte frequenti che il personale giudiziario è costretto a effettuare tra Lamezia Terme e Castrovillari. Il “nomadismo giudiziario” comporta, secondo i legali, un ingente spreco di risorse pubbliche e disagi logistici.

 

Le richieste

La Camera Penale di Cosenza ha avanzato specifiche richieste a diverse autorità:

  • Alla presidente del Tribunale di Cosenza: un incontro da tenersi il giorno dell’astensione per fare il punto sui lavori di adeguamento delle aule.
  • Ai giudici del collegio del processo a Castrovillari: iniziative volte al ripristino della legalità.
  • Al ministro della Giustizia: un intervento per destinare risorse pubbliche all’adeguamento delle aule di Cosenza, evitando ulteriori sprechi.
  • Al sindaco di Cosenza: un’audizione in sede consiliare per discutere le conseguenze sociali, economiche e politiche della dichiarata inidoneità del Palazzo di Giustizia.

 

Le conseguenze per la città

La Camera Penale sottolinea che l’inadeguatezza del Palazzo di Giustizia sta generando ricadute negative per la città di Cosenza, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e politico. L’astensione del 18 dicembre rappresenta un momento di protesta e riflessione, volto a sollecitare soluzioni concrete per superare le criticità attuali.