Prova d’inchiesta di Pinuccio fa tappa in Calabria tra i borghi dell’Aspromonte
Domani su La7 un viaggio tra Staiti, Roghudi, Roccaforte e Bova per raccontare le comunità dimenticate e le vere priorità dei territori interessati dal Ponte sullo Stretto
Nella nuova puntata di Prova d’inchiesta, in onda domani su La7, Pinuccio torna in Calabria per un viaggio tra i borghi dell’Aspromonte destinati a essere sfiorati dalla futura costruzione del Ponte sullo Stretto. Il percorso inizia a Staiti, minuscolo comune di appena 161 abitanti, dove gli abitanti chiedono da anni la manutenzione dell’unica strada che li collega alla valle. Un isolamento che condiziona la vita quotidiana, i servizi e la possibilità stessa di restare nel proprio paese.
Roghudi e Roccaforte, dove il ponte è l’ultimo dei problemi
Attraversando Roghudi Vecchio, paese fantasma abbandonato ma ancora formalmente amministrato, Pinuccio arriva a Roccaforte del Greco, dove la maggior parte dei duecento residenti considera il ponte una questione lontana dai bisogni reali. A preoccupare sono soprattutto la mancanza di infrastrutture, i collegamenti interni precari e i servizi essenziali insufficienti. Le voci raccolte raccontano una Calabria che chiede prima di tutto attenzione concreta, lontana dal clamore del dibattito nazionale.
Bova, la capitale ellenofona e il valore delle radici
Il viaggio si conclude a Bova, borgo simbolo della cultura grecanica, dove sopravvive una comunità che custodisce antiche tradizioni linguistiche e spirituali. Qui Pinuccio scopre un legame profondo tra identità e orgoglio, e un curioso riconoscimento: un volto noto ai telespettatori, celebrato come il cittadino più illustre del paese. Una chiusura che restituisce il senso dell’intera puntata, un racconto dell’altra Calabria, quella che resiste e continua a chiedere ascolto.