Calabria, via libera ai contributi UE per i pascoli tradizionali
La mancata riclassificazione dei terreni era stata la causa principale del blocco delle domande, nonostante la presenza di animali appartenenti al patrimonio autoctono e di concessioni pubbliche regolarmente rilasciate
Buone notizie per gli allevatori calabresi: il problema legato al riconoscimento delle Pratiche Locali Tradizionali del pascolamento è stato finalmente risolto. Dopo settimane di interlocuzioni e riunioni tecniche, è arrivato il via libera alla procedura che consentirà l’erogazione degli aiuti comunitari, per un valore complessivo di diversi milioni di euro. Un traguardo che evita migliaia di contenziosi e sanatoria una situazione che aveva bloccato numerose aziende pur in presenza di concessioni pubbliche valide.
Il lavoro congiunto tra Regione Calabria, Agea e Arcea
Il percorso operativo è stato definito grazie al lavoro coordinato dell’assessore regionale Gianluca Gallo, del direttore generale del Dipartimento Agricoltura Pino Iiritano, del commissario Arcea Giacomo Giovinazzo e del direttore generale di Agea Coordinamento Salvatore Carfì. All’incontro decisivo ha partecipato anche Giovanni Cipolla, responsabile regionale di Coldiretti Calabria. La concertazione istituzionale ha portato all’accordo sull’aggiornamento degli strati grafici di riferimento, passaggio indispensabile per rendere eleggibili le superfici oggi classificate come bosco ma utilizzate storicamente come pascoli permanenti.
Aggiornamento degli strati grafici e nuove procedure per il 2025
La mancata riclassificazione dei terreni era stata la causa principale del blocco delle domande, nonostante la presenza di animali appartenenti al patrimonio autoctono e di concessioni pubbliche regolarmente rilasciate. Con l’aggiornamento dei layer grafici, le superfici PLT tornano ad essere riconosciute secondo i requisiti previsti dalla normativa europea. A completamento del percorso, sarà attivata una procedura aggiuntiva per correggere le domande 2025, allineando in modo definitivo le superfici utilizzate come pascolo alle istruttorie grafiche consolidate.
Un passaggio atteso che restituisce certezze al settore e garantisce la continuità degli aiuti della PAC alle aziende di montagna e collina, custodi delle tradizioni pastorali della Calabria.