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Durante la seconda edizione degli Stati generali della Sanità Digitale e delle Terapie Digitali, ospitata dall’Università della Calabria, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha evidenziato come l’innovazione digitale rappresenti un passaggio decisivo per affrontare le fragilità strutturali del sistema sanitario. Secondo il ministro, la trasformazione non può limitarsi all’aspetto tecnologico, ma deve coinvolgere cultura organizzativa, modelli gestionali e visione strategica, così da ridurre disuguaglianze territoriali e sociali nell’accesso alle cure.

Le nuove tecnologie come infrastruttura nazionale per la salute

Schillaci ha paragonato l’impatto della digitalizzazione sanitaria alla costruzione delle autostrade nel dopoguerra, sottolineando come telemedicina, intelligenza artificiale, teleconsulti e televisite possano rendere il Servizio sanitario nazionale più inclusivo e vicino ai cittadini. In particolare, il ministro ha richiamato l’attenzione sui benefici che queste tecnologie possono apportare alle persone fragili e a chi vive in aree isolate, consentendo loro di ricevere assistenza senza doversi spostare.

Verso un quadro normativo per le terapie digitali

La deputata Simona Loizzo, presidente dell’Intergruppo parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali, ha annunciato l’elaborazione di un documento conclusivo contenente raccomandazioni operative e proposte legislative da sottoporre a Parlamento, Governo e Regioni. Ha inoltre richiamato il ruolo centrale del Progetto di Legge n. 1208 sulle terapie digitali, già all’esame della Commissione Affari Sociali. L’obiettivo, ha spiegato Loizzo, è garantire un impianto normativo chiaro e aggiornato, capace di sostenere l’innovazione e assicurare accesso, appropriatezza e rimborsabilità ai nuovi strumenti terapeutici.