Irto: “L’assalto al portavalori è il segno di una Calabria lasciata sola”
Il senatore del Pd chiede più presenza dello Stato, politiche pubbliche durature e investimenti su lavoro, scuola e servizi per rafforzare la sicurezza reale dei cittadini
“L’assalto al portavalori sull’A2 è un fatto grave, che ripropone un tema essenziale: la Calabria ha bisogno di istituzioni presenti, capaci di prevenire il radicamento di dinamiche criminali e di garantire ai cittadini e alle cittadine la piena fruibilità dei propri diritti”. Lo afferma il senatore del Partito Democratico Nicola Irto, intervenendo dopo il violento episodio avvenuto nelle scorse ore lungo l’autostrada del Mediterraneo. Per il parlamentare, il problema non riguarda solo l’ordine pubblico, ma la tenuta stessa del tessuto sociale e democratico della regione.
“Non servono proclami, ma politiche concrete”
Irto evidenzia come la Calabria viva da anni una condizione di fragilità sociale ed economica che favorisce l’emergere di fenomeni criminali. “L’episodio di oggi – aggiunge – si inserisce in una serie di fatti che confermano la vulnerabilità di molte comunità. Penso agli atti intimidatori a Lamezia Terme e a tanti altri episodi che colpiscono lavoratori, commercianti e amministratori. Questi fenomeni non si contrastano con slogan, ma con investimenti, presenza dello Stato e politiche di sviluppo che rafforzino il tessuto democratico”.
Un appello al governo: servono azioni, non parole
Secondo il senatore, l’esecutivo guidato dal centrodestra non avrebbe mantenuto le promesse fatte in tema di sicurezza e rilancio territoriale. “Il governo – sottolinea Irto – aveva promesso un cambiamento radicale, ma in Calabria questa svolta non si vede. Non servono proclami, ma un’azione coordinata e trasparente: più sostegno agli enti locali, più strumenti per la prevenzione e più investimenti su lavoro, scuola e servizi pubblici”.
La sicurezza nasce dall’inclusione e dai diritti
Per Irto, il concetto di sicurezza non può essere ridotto a un tema di repressione o di slogan politici. “La sicurezza vera nasce dall’inclusione, dai diritti e dalla lotta alle disuguaglianze – spiega –. Chiediamo quindi al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di rendere finalmente credibile e misurabile la sua azione in Calabria. La nostra regione merita Stato, giustizia sociale e politiche lungimiranti. La destra ha fatto della sicurezza uno slogan identitario, ma quando si tratta di costruirla davvero lascia i territori soli”.
Una richiesta di svolta per la Calabria
Il richiamo del senatore Irto arriva in un momento delicato per la regione, segnata da episodi di violenza e da difficoltà strutturali che colpiscono intere comunità. L’appello è chiaro: la Calabria non può essere abbandonata a sé stessa, ma deve essere sostenuta da politiche nazionali capaci di promuovere sviluppo, legalità e opportunità concrete. Solo così, conclude Irto, “potremo parlare di una sicurezza reale, fondata non sulla paura, ma sulla dignità e sulla giustizia sociale”.