Caso della piccola Sofia: quando il desiderio di un figlio diventa un’ossessione
il contributo di un esperto per comprendere il gesto estremo di Rosa Vespa a Cosenza.

Calabria News 24 ha voluto approfondire il tragico episodio del rapimento della neonata Sofia, avvenuto lunedì sera a Cosenza, chiedendo il parere di un esperto per tentare di comprendere il possibile movente dietro un gesto così estremo. Per farlo, abbiamo atteso il tempo necessario per consentire al Dott. Luca Marrazzo, psicologo e psicoterapeuta, di delineare un quadro psicologico ipotetico riguardante Rosa Vespa, la donna protagonista della vicenda.
In questo contributo, il professionista cerca di analizzare il fenomeno dal punto di vista psicologico, formulando ipotesi sulle dinamiche che possono aver portato a un desiderio patologico di maternità e alle sue conseguenze. L’obiettivo non è giudicare, ma comprendere meglio i meccanismi profondi che possono spingere una persona verso scelte drammatiche, offrendo spunti di riflessione e sensibilizzazione su temi complessi come il desiderio di genitorialità e la sofferenza psicologica.
"Il desiderio di diventare genitori è una parte naturale della vita per molte persone, ma in alcuni casi può trasformarsi in un’ossessione che provoca sofferenza emotiva e interferisce con la quotidianità. Questa condizione non rappresenta una malattia mentale a sé stante, ma può essere il sintomo di altri disturbi psicologici sottostanti.
Quando una donna non riesce a concepire ma manifesta un desiderio estremo e patologico di avere un bambino, è possibile che ci troviamo di fronte a ferite e problematiche psicologiche più profonde. Le supposizioni che si possono tracciare guardando a questo episodio dall’esterno si prestano a diverse ipotesi diagnostiche. Qui ne formuleremo per brevità soltanto alcune, basate su quanto emerso dai fatti. La persona protagonista di questa triste vicenda potrebbe essere affetta da Disturbo Narcisistico di Personalità per il quale il desiderio di avere un bambino potrebbe derivare da un bisogno di completare un’immagine idealizzata di sé stessi o di “realizzarsi” attraverso la maternità.
Non va dimenticato che l’infertilità stessa o i fallimenti nel concepimento rappresentano un trauma emotivo molto profondo, che può scatenare reazioni patologiche. La mancata maternità involontaria è spesso vissuta come una perdita che necessita di un processo di elaborazione del lutto. Un’altra ipotesi diagnostica che riguarda i casi più gravi e rari ci indirizza verso il Disturbo Psicotico, dove il desiderio di avere un figlio potrebbe assumere connotazioni deliranti (ad esempio, la convinzione di essere destinata a generare un bambino per una “missione speciale”). È importante affrontare questi sentimenti con il supporto di uno psicoterapeuta, senza mai sottovalutare il peso di questa sofferenza. In definitiva, riconoscere il problema e chiedere aiuto è il primo passo per affrontare un desiderio che, se vissuto in modo sano, può trasformarsi in una parte significativa e positiva della propria vita."
Dott. Luca Marrazzo
Psicologo - Psicoterapeuta