Lamezia Terme, dirigente comunale fuori controllo: aggressioni e urla contro la troupe di Striscia la Notizia
Nel servizio trasmesso da Striscia la Notizia, le immagini parlerebbero chiaro: urla, insulti, minacce, e un’aggressione verbale (e non solo)

LAMEZIA TERME – Sarebbe potuta essere una semplice giornata di cronaca, una normale attività di inchiesta giornalistica, ma si sarebbe trasformata in una scena vergognosa di aggressioni e intimidazioni. A farne le spese sarebbe stata la troupe di Striscia la Notizia, accolta non con risposte, ma con violenza verbale e comportamenti che avrebbero sconfinato nell’aggressione fisica, da parte di un dirigente comunale in evidente stato di agitazione.
Il motivo dell’intervento di Striscia? Un’inchiesta su una costruzione che, secondo quanto ricostruito, sarebbe sorta senza i dovuti permessi edilizi. Un’ordinanza di demolizione sarebbe già stata emessa, ma lo stabile non solo non sarebbe stato abbattuto, bensì ospiterebbe ancora oggi un’attività lavorativa pienamente operativa. Una situazione che avrebbe suscitato domande lecite, legittime, doverose. Ma a quelle domande – o, in questo caso, alla semplice presenza delle telecamere – il dirigente comunale avrebbe risposto con rabbia e prepotenza.
Nel servizio trasmesso da Striscia la Notizia, le immagini parlerebbero chiaro: urla, insulti, minacce, e un’aggressione verbale (e non solo) rivolta anche a una donna della troupe, che non stava nemmeno ponendo domande, ma semplicemente riprendeva la scena. Sarebbe stata strattonata, umiliata, intimidita. E tutto questo per aver svolto il proprio lavoro.
Il comportamento del dirigente comunale non solo sarebbe apparso sproporzionato, ma anche altamente allarmante. In un Paese democratico, nel 2025, ci si aspetterebbe che un rappresentante delle istituzioni rispondesse alle domande della stampa con trasparenza e rispetto. Invece, a Lamezia Terme, la scena che sarebbe andata in onda sarebbe sembrata più vicina a un abuso di potere che a un confronto civile.
E ancora più inquietante sarebbe stata l’indifferenza dei colleghi presenti. Nessuno – fatta eccezione per una donna visibilmente imbarazzata, che nel video avrebbe tentato timidamente di intervenire – avrebbe fermato l’uomo o provato a riportare la calma. Il silenzio intorno a quell’aggressione potrebbe essere il segno più grave di tutti.
Ci si chiede: come mai la semplice presenza di una troupe giornalistica creerebbe così tanto fastidio? Cosa avrebbe innescato una reazione tanto spropositata? Forse si sarebbero toccati interessi sensibili? O, più banalmente – ma non meno grave – sarebbe stato l’ego ferito di un funzionario pubblico a scatenare tutto?
Sarebbe davvero inquietante se, nel 2025, ci si trovasse ancora davanti a rappresentanti istituzionali incapaci di gestire la presenza della stampa. Un dirigente comunale non dovrebbe mai – in nessun caso – arrivare ad aggredire, insultare, minacciare. E ancor più grave sarebbe che tutto ciò sia avvenuto sotto gli occhi di altri funzionari, senza che nessuno abbia avuto il coraggio di fermare l’abuso.
A voi, ancora una volta, l’ardua sentenza.