Il pm Domenico Guarascio
Il pm Domenico Guarascio

La Procura della Repubblica di Crotone ha aperto un’inchiesta sul caso dei gemellini di Cutro, nati nel gennaio del 1970 all’ospedale vecchio della città e dichiarati morti alla nascita. Secondo i fratelli, Filomena e Francesco Oliverio, i neonati non sarebbero mai morti, ma sottratti e venduti subito dopo il parto. Nessuno, infatti, ha mai visto i corpi. La madre, raccontano i familiari, pianse a lungo convinta che i figli le fossero stati strappati.

Dalle prime segnalazioni al fascicolo in Procura

La vicenda fu denunciata per la prima volta nove anni fa alla trasmissione Rai “Storie italiane”. Nei mesi scorsi è tornata d’attualità grazie a “Storie di sera”, che ha raccolto nuove testimonianze: altre madri, negli anni ’70, avrebbero vissuto esperienze simili a Crotone. I neonati, trasferiti a Catanzaro per mancanza di incubatrici, venivano dichiarati morti senza che le famiglie ricevessero alcun corpo. Una ex ostetrica della struttura ha raccontato alla Rai che “i bambini venivano adottati da donne che pagavano”.

Le indagini e gli scenari

Il procuratore Domenico Guarascio ha annunciato l’apertura di un fascicolo contro ignoti, parlando della necessità di condurre “un’indagine la più esaustiva possibile per stabilire alcune verità storiche”. Per ora non vi sono ipotesi di reato, ma si stanno raccogliendo testimonianze e documenti attraverso la Squadra mobile. Il magistrato ha ringraziato i giornalisti della Rai per il contributo, chiedendo a chiunque conosca elementi utili di rivolgersi alla Questura.

Le parole del questore Panvino

Il questore di Crotone, Renato Panvino, ha confermato che negli ultimi giorni si sono svolti diversi interrogatori. Ha definito l’indagine “difficile perché deve ricostruire un fatto avvenuto 50 anni fa”, ma ha anche parlato di scenari inquietanti qualora fossero trovate prove di sottrazione di minori. “La Mobile sta lavorando in modo serrato perché le famiglie meritano una risposta – ha detto –. Questi fatti hanno distrutto il clima familiare di molte persone”.