Aveva solo 33 anni Antonio Maio, il giovane morto lo scorso 25 luglio mentre si trovava in un cantiere privato a Praia a Mare, nella zona di Fiuzzi. Stava lavorando sotto un caldo torrido quando ha accusato un malore improvviso. I colleghi hanno subito allertato i soccorsi, ma la situazione è precipitata in pochi minuti. Portato in ambulanza all’ospedale della cittadina tirrenica, Maio si è accasciato a terra proprio a pochi metri dall’ingresso. I tentativi di rianimarlo sono stati vani.

Sette indagati per omicidio colposo

La notizia della sua morte ha sconvolto la comunità locale e sollevato nuovi interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Secondo quanto riferito da Simone Celebre, segretario della Fillea Cgil Calabria, la Procura di Paola ha aperto un fascicolo iscrivendo sette persone nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo. Un atto giudiziario “dovuto”, che servirà a consentire lo svolgimento delle indagini con maggiore chiarezza e garanzie per tutte le parti coinvolte.

Autopsia per chiarire le cause del decesso

Sul corpo del giovane operaio è stata disposta l'autopsia, che sarà fondamentale per chiarire le reali cause del decesso: un malore improvviso? Un collasso da calore? Oppure una patologia pregressa aggravata dalle condizioni di lavoro? La tragedia di Antonio Maio si inserisce in un contesto sempre più critico in tema di sicurezza nei cantieri, in particolare durante le ondate di calore estive. In attesa degli esiti dell’inchiesta, restano il dolore della famiglia e le domande, ancora senza risposta, di un’intera comunità.