Gli gnocchi, cuore caldo della cucina calabrese
Dalle tavole familiari alle nuove interpretazioni degli chef, un piatto semplice che continua a unire tradizione, sapori autentici e convivialità
Gli gnocchi, nella tradizione calabrese, non sono soltanto un piatto di pasta fresca, ma un elemento identitario che attraversa generazioni e tavole familiari. Preparati soprattutto nelle occasioni di festa, rappresentano un simbolo di convivialità e di quella cucina popolare che unisce ingredienti poveri a sapori robusti. Dalla Sila al Regino, ogni famiglia conserva la propria versione, spesso tramandata dalle nonne e custodita come un piccolo patrimonio culinario.
Dalla manualità antica ai sughi della tradizione
L’impasto degli gnocchi calabresi mantiene una forte componente artigianale: farina, patate e una manualità che ancora oggi rimane centrale nella preparazione. I sughi che li accompagnano raccontano il territorio e le sue radici: dal ragù di capra nelle zone interne al classico ragù di carne mista della domenica, fino alle versioni più leggere con pomodoro fresco e basilico. In molte aree, non manca una generosa spolverata di pecorino crotonese o caciocavallo silano, che completa il piatto con un tocco deciso e inconfondibile.
Una tradizione che resiste e si rinnova
Negli ultimi anni, gli gnocchi sono tornati protagonisti anche nei ristoranti e nelle sagre dedicate ai prodotti tipici calabresi. Chef e giovani cuochi reinterpretano la ricetta con ingredienti locali, proponendo varianti che includono patate rosse silane, ricotta affumicata e persino condimenti a base di ‘nduja. Nonostante le rivisitazioni moderne, la forza di questo piatto rimane la stessa: riunire le persone, evocare ricordi familiari e celebrare una cucina che, pur rinnovandosi, non perde mai la propria anima contadina.