Praia a Mare (Cs): Presentazione del libro "il Cibo Ideale"

“Il Cibo ideale” non è un libro di cucina, una guida al mangiare sano, una raccolta di ricette o forse è tutto questo. Nato dall’idea di completare il lavoro di Francesca che dal suo letto di ospedale stava scrivendo la tesi sull’alimentazione nei pazienti in chemioterapia, si è via via arricchito di spunti e contributi “utili” a tutti nell’approccio quotidiano con il cibo.
Forse non esiste un “mangiare ideale”, un cibo che nel bene o nel male influisca sul nostro vivere. Tutto può far male e allo stesso tempo bene. Sono la qualità dei prodotti, le modalità di preparazione, la quantità di quello che mangiamo che, uniti al nostro stile di vita ed a dove viviamo, possono determinare o meno l’insorgere di malattie. Il cambiamento del modo di mangiare continua a mutare le nostre abitudini, la nostra cucina ed il nostro modo di fare la spesa. Sugli scaffali dei supermercati un prodotto per essere “buono” deve per forza essere senza qualcosa, indirizzando il consumatore verso una totale confusione. La grande industria e la globalizzazione, se da una parte hanno portato un più facile accesso ai prodotti, dall’altra hanno standardizzato palato e scelte.
Esperti, nutrizionisti e chef stellati raccontano, ognuno dal proprio punto di vista professionale, come e cosa mangiare per lasciare al cibo quel ruolo fondamentale per la vita di tutti.Il progetto in memoria di Francesca Pirozzi, morta di linfoma a 24 anni, è portato avanti da una Fondazione che porta il suo nome, Fondazione Francesca Pirozzi, con l’obiettivo di creare contenuti e materiali “utili” a chi si trova ad affrontare come lei un percorso di malattia, ma soprattutto con lo scopo di generare fondi per la ricerca.
Per fare qualcosa di concreto, tangibile e misurabile, stiamo finanziando un progetto di ricerca nell’ambito delle nuove terapie oncologiche dove i Ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomolecolari del Dipartimento dell’Università degli Studi di Urbino, hanno identificato e sviluppato una classe di composti (poliammino-bis-maltoli-PABMs) caratterizzati dalla capacità d’indurre una spiccata attività biologica nei confronti delle cellule tumorali.
La sperimentazione è partita grazie alle donazioni spontanee ed alle vendite del libro “Il Cibo Ideale”, nato dall’idea di completare la tesi di Francesca sull’alimentazione nei pazienti in chemioterapia, nel quale hanno raccontato esperienze, fornito consigli e ricette su come e cosa mangiare per lasciare al cibo quel ruolo fondamentale per la vita di tutti i giorni, chef stellati ed importanti nutrizionisti.
Forse non esiste un “mangiare ideale”, un cibo che nel bene o nel male influisca sul nostro vivere. Tutto può far male e allo stesso tempo bene. Sono la qualità dei prodotti, le modalità di preparazione, la quantità di quello che mangiamo che, uniti al nostro stile di vita ed a dove viviamo, possono determinare o meno l’insorgere di malattie. Il cambiamento del modo di mangiare continua a mutare le nostre abitudini, la nostra cucina ed il nostro modo di fare la spesa. Sugli scaffali dei supermercati un prodotto per essere “buono” deve per forza essere senza qualcosa, indirizzando il consumatore verso una totale confusione. La grande industria e la globalizzazione, se da una parte hanno portato un più facile accesso ai prodotti, dall’altra hanno standardizzato palato e scelte.
Esperti, nutrizionisti e chef stellati raccontano, ognuno dal proprio punto di vista professionale, come e cosa mangiare per lasciare al cibo quel ruolo fondamentale per la vita di tutti.Il progetto in memoria di Francesca Pirozzi, morta di linfoma a 24 anni, è portato avanti da una Fondazione che porta il suo nome, Fondazione Francesca Pirozzi, con l’obiettivo di creare contenuti e materiali “utili” a chi si trova ad affrontare come lei un percorso di malattia, ma soprattutto con lo scopo di generare fondi per la ricerca.
Per fare qualcosa di concreto, tangibile e misurabile, stiamo finanziando un progetto di ricerca nell’ambito delle nuove terapie oncologiche dove i Ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomolecolari del Dipartimento dell’Università degli Studi di Urbino, hanno identificato e sviluppato una classe di composti (poliammino-bis-maltoli-PABMs) caratterizzati dalla capacità d’indurre una spiccata attività biologica nei confronti delle cellule tumorali.
La sperimentazione è partita grazie alle donazioni spontanee ed alle vendite del libro “Il Cibo Ideale”, nato dall’idea di completare la tesi di Francesca sull’alimentazione nei pazienti in chemioterapia, nel quale hanno raccontato esperienze, fornito consigli e ricette su come e cosa mangiare per lasciare al cibo quel ruolo fondamentale per la vita di tutti i giorni, chef stellati ed importanti nutrizionisti.