La Calabria tra le regioni colpite
Elisoccorso

Il bilancio dell’ultimo fine settimana (4-6 luglio) sulle strade italiane è di 31 vittime, secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Asaps. Un dato in calo rispetto alle 48 vittime del weekend precedente, ma che continua a preoccupare per la frequenza e la gravità degli incidenti. Tra i decessi si contano 11 automobilisti, 14 motociclisti, 3 ciclisti, 2 conducenti di furgoni e 1 di trattore. Le vittime più giovani avevano appena 18 anni, la più anziana 90. In molti casi, la causa degli incidenti è stata la fuoriuscita autonoma del veicolo, senza coinvolgimento di altri mezzi.

La Calabria tra le regioni colpite

Anche la Calabria è stata interessata dal drammatico bilancio, con due decessi registrati. Incidenti che, come in altre regioni del Mezzogiorno, spesso avvengono su strade statali e provinciali, arterie trafficate e spesso in condizioni critiche. In molti casi si tratta di percorsi con infrastrutture obsolete, segnaletica carente o mancanza di controlli. Le dinamiche più comuni restano la perdita di controllo del mezzo, l’eccesso di velocità e la scarsa attenzione alla guida. Un quadro che richiama l'urgenza di interventi mirati sulla sicurezza stradale regionale.

Giovani vittime e il peso sociale degli incidenti

Il dato ancor più allarmante riguarda l’età di molte vittime: cinque avevano meno di 35 anni, a testimonianza di quanto la strada continui a rappresentare una minaccia per le fasce più giovani. Oltre al dolore delle famiglie, ogni vittima della strada è anche una perdita per l’intera comunità, che si traduce in un vuoto sociale, culturale ed economico. La Calabria, come il resto del Paese, è chiamata a potenziare campagne di prevenzione, migliorare la formazione alla guida e rafforzare il monitoraggio delle infrastrutture, per arginare una piaga che colpisce trasversalmente territori, età e condizioni sociali.