Sanità calabrese, allarme M5S sui farmaci salvavita
Baldino, Orrico e Tucci denunciano carenze e sostituzioni improprie di medicinali per pazienti oncologici e trapiantati e chiedono al ministro della Salute verifiche urgenti in Calabria
“In Calabria si rischia la vita per un farmaco salvavita”, denunciano i deputati del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci, che hanno presentato un’interrogazione urgente al ministro della Salute. La denuncia nasce da episodi drammatici emersi nelle ultime settimane, tra cui quello di una paziente oncologica di Reggio Calabria che non sarebbe riuscita a reperire il farmaco prescritto dal proprio centro di cura. Solo l’intervento dei Carabinieri ha permesso di rintracciare il medicinale a Catania, evitando il peggio. “Un Paese civile non può abbandonare chi lotta per la vita ogni giorno – sottolineano i parlamentari – né affidarsi al caso o all’eroismo delle forze dell’ordine”.
Sostituzioni vietate e rischio per i trapiantati
I parlamentari segnalano anche casi di sostituzioni improprie di farmaci in pazienti trapiantati e cronici, ai quali sarebbero stati consegnati equivalenti non prescritti dai medici. “Si tratta di pratiche vietate dalle linee guida dell’AIFA – ricordano Baldino, Orrico e Tucci – poiché per i farmaci a stretto indice terapeutico deve prevalere la scelta clinica del medico. Per un trapiantato, un cambio non autorizzato può rappresentare un rischio gravissimo”.
Richieste di verifiche e misure immediate
I deputati chiedono al ministro verifiche urgenti sulla reale disponibilità dei farmaci salvavita in Calabria e sul rispetto della normativa nazionale, nonché interventi straordinari attraverso il commissario ad acta per garantire tracciabilità, continuità terapeutica e nessuna discriminazione territoriale. “Non può continuare l’ingiustizia per cui la vita di una persona dipende dalla regione in cui vive – concludono –. La continuità terapeutica non è un favore, ma un diritto costituzionale”.