Carabinieri
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Un grave episodio ha scosso la città di Crotone: nella notte un incendio ha distrutto l’automobile di Raffaella Angotti, presidente della cooperativa sociale Noemi, nota per il suo impegno nel sostegno a minori, famiglie e donne vittime di violenza. La vettura, parcheggiata sotto la sua abitazione nel quartiere Tufolo, è stata avvolta dalle fiamme, lasciando dietro di sé un chiaro segnale di natura intimidatoria.

A confermare la notizia è stata la stessa cooperativa attraverso un post pubblicato su Facebook, in cui viene denunciato l’accaduto e ribadito con forza che atti simili non fermeranno il lavoro quotidiano di chi si occupa delle fragilità sociali. “Condanniamo fortemente questo gesto – si legge nel messaggio – e saremo sempre dalla parte giusta, operando con serietà e correttezza a fianco delle donne, dei minori e delle famiglie del nostro territorio”.

I carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno immediatamente avviato le indagini per stabilire la dinamica dell’accaduto e individuare i responsabili. L’episodio è stato letto da molti come un segnale inquietante che colpisce non solo la persona di Angotti, ma l’intera rete sociale che opera nel sostegno alle categorie più vulnerabili.

La solidarietà delle realtà sociali: “Colpita l’intera comunità”

La notizia ha subito suscitato reazioni di sdegno e solidarietà da parte di altre realtà del mondo sociale crotonese. La cooperativa Agorà Kroton ha diffuso una nota in cui definisce l’atto un “gesto vile e intimidatorio che colpisce non solo una persona, ma l’intera comunità sociale che ogni giorno lavora con dedizione e coraggio a fianco dei più fragili”.

Il presidente di Agorà Kroton, Gregorio Mungari Cotruzzolà, ha sottolineato la gravità dell’accaduto, esprimendo pieno sostegno ad Angotti e agli operatori della cooperativa Noemi. “Siamo certi – ha dichiarato – che continueranno a svolgere il loro lavoro con la stessa passione e integrità che li contraddistingue. Di fronte a chi cerca di seminare paura, noi scegliamo di moltiplicare solidarietà. La forza del sociale è più grande di qualsiasi gesto di violenza”.

Queste parole rispecchiano un sentimento diffuso nella comunità locale, dove il lavoro delle cooperative sociali è considerato un presidio fondamentale contro le difficoltà che molte famiglie affrontano quotidianamente. Per questo motivo, l’atto intimidatorio non viene percepito come un attacco isolato, ma come un colpo al tessuto stesso della solidarietà civile che tiene unite le comunità.

Indagini in corso e la forza della rete sociale

Le forze dell’ordine stanno analizzando tutte le possibili piste investigative, compresa la verifica delle telecamere di videosorveglianza della zona, per risalire agli autori dell’incendio. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, ma appare evidente che si tratti di un’azione mirata a colpire la figura di Raffaella Angotti e, con lei, il lavoro di una cooperativa che rappresenta un punto di riferimento per molte donne in difficoltà.

L’episodio riporta al centro dell’attenzione il tema della protezione di chi opera nel sociale, spesso esposto a pressioni, ostilità o veri e propri atti intimidatori. In Calabria, terra in cui la solidarietà convive talvolta con la presenza di fenomeni criminali, l’impegno delle cooperative diventa non solo un servizio, ma un atto di resistenza civile.

Nonostante l’accaduto, la cooperativa Noemi ha già ribadito la volontà di continuare a lavorare “con la stessa serietà e passione di sempre”. Un messaggio che, unito alle tante manifestazioni di solidarietà arrivate in queste ore, testimonia come la risposta della comunità sia più forte del tentativo di generare paura. Il fuoco che ha distrutto un’automobile, dunque, non ha intaccato la determinazione di chi continua a credere nel valore della giustizia sociale e della tutela dei più deboli.