Incidente mortale a Belcastro, addio a Pietro Fontana: aveva 33 anni
Pietro ha perso la vita nell’ennesimo, drammatico incidente stradale sulla Strada Statale 106, la tristemente nota “strada della morte”
Si chiamava Pietro Fontana, aveva 33 anni ed era figlio di una famiglia di grandi lavoratori, persone serie e oneste. Un ragazzo descritto da tutti come bravo, perbene, “un ragazzo d’oro come pochi”. Uno di quei giovani che avevano lasciato la propria terra per lavorare, per costruirsi un futuro fatto di sacrifici e dignità, senza mai dimenticare le proprie radici.
Il ritorno a casa per le feste
Probabilmente era tornato a Mesoraca per trascorrere le festività natalizie con la sua famiglia. Un ritorno a casa che si è trasformato in tragedia e che oggi lascia un’intera comunità nello sconforto e nel dolore.
Il tragico incidente sulla “strada della morte”
Pietro ha perso la vita nell’ennesimo, drammatico incidente stradale sulla Strada Statale 106, la tristemente nota “strada della morte”. Il sinistro si è verificato nel territorio del comune di Belcastro e ha coinvolto tre veicoli: un autofurgone, una Jeep Compass e una Toyota Yaris, condotta proprio da Pietro.
A causa delle gravi lesioni riportate, per lui non c’è stato nulla da fare. Altre tre persone sono rimaste ferite, due delle quali in modo grave, e sono state soccorse dal personale del SUEM 118 e trasferite nelle strutture ospedaliere.
I soccorsi e l’intervento delle autorità
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando di Catanzaro, distaccamento di Sellia Marina, che hanno operato per la messa in sicurezza dell’area e dei veicoli coinvolti. La Strada Statale 106 è rimasta chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi delle forze dell’ordine, con la presenza dei Carabinieri e del personale ANAS.
Una strada che continua a uccidere
Ancora una volta, la SS 106 presenta un conto altissimo. Una strada che da anni viene indicata come una delle più pericolose d’Italia, ma che continua a non essere considerata una reale priorità infrastrutturale. Intanto, il numero delle vittime cresce senza sosta, lasciando famiglie distrutte e comunità ferite.
Il tempo del silenzio e della preghiera
Di fronte a questa tragedia, oggi è il tempo del silenzio, del raccoglimento e del rispetto. Una preghiera per Pietro, perché possa riposare in pace. Una preghiera per la sua famiglia, per i fratelli, per gli amici e per tutti coloro che gli hanno voluto bene. E un pensiero anche alle persone rimaste ferite, con la speranza che possano salvarsi e tornare presto dai propri cari.
Una battaglia che non può fermarsi
Con il nuovo anno, però, non potrà esserci solo dolore. Dovrà tornare anche la lotta civile per una Statale 106 più sicura, moderna e degna di uno Stato che voglia tutelare la vita dei suoi cittadini.
Per Pietro.
Per tutte le vittime.
Perché tragedie come questa non accadano mai più.