Omicidio stradale
Omicidio stradale

Un nuovo incidente mortale si è verificato lungo la Strada Statale 106, tristemente nota come “la strada della morte”. Stoyanova Lyudmila, una donna di 51 anni di origine bulgara, ha perso la vita questa mattina dopo essere stata investita da una Fiat Panda in località Torricella di Corigliano-Rossano. Alla guida dell’auto c’era un uomo di 35 anni, che è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari.

L’accusa e gli esami tossicologici

Le indagini hanno rivelato che il conducente dell’auto è risultato positivo all’esame tossicologico, aggravando la sua posizione giudiziaria. L’uomo è ora accusato di omicidio stradale aggravato. Il provvedimento è stato emesso dopo un’accurata ricostruzione della dinamica dell’incidente da parte delle autorità competenti.

L’ispezione cadaverica e il dolore dei familiari

Sul corpo della vittima è stata effettuata un’ispezione cadaverica senza autopsia. La salma è stata trasferita all’obitorio di Rossano e sarà riconsegnata ai familiari nelle prossime ore. Il dolore dei parenti e degli amici della vittima è immenso, mentre la comunità locale esprime sgomento per l’ennesimo episodio di sangue lungo questa pericolosa arteria stradale.

La SS 106: una strada da mettere in sicurezza

L’incidente di oggi riaccende il dibattito sulla sicurezza della SS 106. Negli ultimi anni, il tratto calabrese di questa strada è stato teatro di numerosi incidenti mortali. Di recente, l’azienda Webuild ha annunciato che i lavori per la realizzazione del Terzo Megalotto della SS 106 Jonica hanno raggiunto il 67% di avanzamento. L’opera, dal valore di circa 1,3 miliardi di euro, prevede un nuovo tracciato di 38 chilometri che collegherà Sibari a Roseto Capo Spulico, migliorando i collegamenti e garantendo maggiore sicurezza. L’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, ha dichiarato che il completamento del progetto sarà fondamentale per ridurre il numero di incidenti e migliorare la qualità della mobilità nella regione. Tuttavia, la realtà attuale vede ancora troppe vittime, con le comunità locali che chiedono interventi più rapidi ed efficaci per mettere in sicurezza la strada. L’ennesima tragedia sulla SS 106 solleva interrogativi urgenti sulla necessità di infrastrutture più sicure e controlli più severi. La morte di Stoyanova Lyudmila non deve restare un caso isolato tra le tante vittime di questa strada pericolosa. Le autorità e i cittadini chiedono a gran voce misure immediate per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro.