Tridico: “L’esclusione di Lucano non è una bella notizia, confidiamo nella sospensiva”
E sulla Sanità sottolinea il "fallimento dell'esperienza dei medici cubani"

“Mimmo Lucano fuori dalle liste, purtroppo, non è una bella notizia”. Così Pasquale Tridico, candidato del campo progressista alla presidenza della Regione Calabria, ha commentato l’esclusione del sindaco di Riace dalle liste di Avs nelle circoscrizioni nord e sud, a causa della legge Severino dopo la condanna definitiva a 18 mesi per falso nel processo Xenia. I legali di Lucano hanno già presentato ricorso. “Abbiamo opposto ricorso chiedendo la sospensiva – ha aggiunto Tridico – come avvenne a Riace quando il provvedimento di decadenza fu sospeso. Confidiamo che possa valere anche questa volta. In ogni caso restiamo rispettosi delle decisioni dei giudici”.
La sanità calabrese al centro del dibattito
Nel corso di un incontro a Catanzaro, Tridico ha posto l’accento sulle criticità della sanità calabrese, denunciando la mancanza di una rete di medicina territoriale e di ospedali di comunità nelle aree interne. “Bisogna togliere la politica dalla sanità – ha detto – e ricostruire i presidi mancanti, perché l’assenza di strutture nei piccoli centri provoca l’afflusso massiccio nei grandi ospedali”. L’esempio citato è quello di Reggio Calabria, dove il pronto soccorso è costantemente sovraffollato da pazienti provenienti dalle zone più isolate della regione.
Incentivi per i medici calabresi
Tridico ha anche criticato l’esperienza dei medici cubani, definendola “un fallimento” poiché circa il 30% dei professionisti ha già lasciato la Calabria. “Dobbiamo incentivare i medici calabresi che lavorano fuori regione – ha proposto – garantendo sostegni concreti come contributi per l’alloggio. Se riuscissimo a destinare 6-7.000 euro pro capite, potremmo chiamare i nostri medici a tornare e lavorare negli ospedali calabresi”.
Campagna elettorale nelle aree interne
Il candidato ha sottolineato come la sua campagna elettorale stia privilegiando le aree interne, spesso dimenticate dalle istituzioni: “Ogni giorno incontro anziani nei borghi e nei paesi che chiedono solo una sanità dignitosa e la possibilità di curarsi vicino casa. È lì che si gioca il futuro della Calabria”.
La critica al governo Occhiuto
Tridico non ha risparmiato critiche al presidente dimissionario Roberto Occhiuto: “In quattro anni abbiamo visto più povertà che in quarant’anni, più lacune nella sanità delle aree interne che in tutto il passato recente. Il bilancio è un disastro che la Calabria non può più permettersi”.