Catanzaro modello di eccellenza nella sanità calabrese
Il rettore Cuda e la commissaria Carbone esaltano i risultati dell’integrazione tra Università Magna Graecia e Aou Renato Dulbecco
Catanzaro si conferma al vertice della sanità calabrese, distinguendosi per la qualità dei servizi, la solidità gestionale e la capacità di offrire assistenza di alto livello. Un risultato che, secondo quanto riportato da recenti analisi e articoli della stampa nazionale, colloca il capoluogo tra le realtà sanitarie più virtuose del Paese. Un traguardo che non arriva per caso, ma è il frutto di un lungo percorso di collaborazione tra l’Università Magna Graecia e l’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”, oggi riconosciuto come modello di riferimento in tutto il Mezzogiorno.
Un sistema sanitario costruito sull’integrazione e sulla competenza
Il rettore Giovanni Cuda e la commissaria straordinaria Simona Carbone, in una nota congiunta, sottolineano come la forza del sistema sanitario catanzarese risieda proprio nella sinergia tra il mondo accademico e quello clinico, due dimensioni che si sostengono a vicenda in un’unica visione strategica. “I livelli qualitativi riconosciuti alla nostra città – si legge nella dichiarazione – sono il risultato della stretta integrazione tra l’Aou ‘Renato Dulbecco’ e l’Università Magna Graecia, un modello che ha permesso negli anni di sviluppare un contesto in cui l’elevata professionalità dei medici, dei sanitari e dei parasanitari garantisce quotidianamente un’assistenza di qualità”.
La città di Catanzaro, in questo quadro, diventa un laboratorio di eccellenza sanitaria, dove competenze consolidate e innovazione convivono per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Ogni giorno, nei reparti dell’ospedale universitario, si traduce in realtà la missione pubblica della medicina: curare, formare, ricercare.
La ricerca come motore di crescita e innovazione
Fondamentale è il contributo dell’Università Magna Graecia, che attraverso i suoi docenti, ricercatori e medici in formazione specialistica, arricchisce l’offerta sanitaria con nuove conoscenze, progetti di ricerca applicata e percorsi di aggiornamento scientifico. La presenza di un ateneo fortemente orientato alla medicina ha consentito alla città di sviluppare una rete capace di unire formazione, ricerca e pratica clinica, con risultati tangibili nella qualità delle cure e nella capacità di attrarre talenti e investimenti nel settore sanitario.
“L’integrazione tra attività clinica, didattica e ricerca – evidenziano Cuda e Carbone – rappresenta un valore aggiunto unico, capace di elevare gli standard assistenziali e di rendere la nostra realtà un riferimento per l’intero territorio regionale”. Una sinergia che non solo migliora la risposta sanitaria, ma crea un ecosistema virtuoso in grado di generare innovazione e sviluppo per tutto il sistema salute calabrese.
Catanzaro punto di riferimento per la Calabria
Il riconoscimento ottenuto dalla sanità catanzarese è dunque il risultato di un lavoro collettivo, basato su professionalità, ricerca e spirito di servizio pubblico. L’unione tra la componente universitaria e quella ospedaliera ha trasformato Catanzaro in un centro capace di garantire assistenza d’eccellenza e di guardare al futuro con una visione moderna della sanità.
Nel panorama regionale, la città si afferma così come motore della crescita sanitaria della Calabria, punto di riferimento per la formazione dei nuovi professionisti e per la promozione di un modello che coniuga qualità, competenza e innovazione.