Maxi sequestro di cellulari e droga al carcere di Cosenza, cresce l’allarme sicurezza
Sindacati denunciano condizioni critiche e chiedono un cambio urgente ai vertici della struttura penitenziaria

Nella mattinata di sabato 6 settembre, durante un controllo straordinario all’interno del carcere di Cosenza, le forze di polizia penitenziaria locali, supportate da rinforzi provenienti da altre zone della Calabria, hanno effettuato un’importante perquisizione. L’intervento ha portato al sequestro di circa cinquanta telefoni cellulari e una quantità significativa di sostanze stupefacenti, tra cui hashish e cocaina, per un peso complessivo di circa 50 grammi.
Allarme sicurezza e condizioni critiche
Le preoccupazioni sulla sicurezza all’interno della struttura penitenziaria non sono nuove. Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del SAPPE, e Francesco Ciccone, segretario regionale, hanno espresso forte preoccupazione per la situazione. Durante una recente ispezione, il personale aveva segnalato condizioni di lavoro difficili e un generale stato di abbandono che mette a rischio sia la sicurezza sia il benessere degli agenti.
La richiesta di cambiamenti urgenti
Alla luce dei fatti emersi, i sindacalisti chiedono un cambio immediato ai vertici del carcere di Cosenza. Secondo Durante e Ciccone, la gestione attuale ha dimostrato gravi lacune, sia nella supervisione della sicurezza interna sia nelle relazioni con il personale di polizia penitenziaria. Un passo necessario per garantire un ambiente più sicuro e un supporto adeguato agli operatori che quotidianamente lavorano nella struttura.