Estradato dalla Spagna un indagato della maxi-operazione “Millennium”
L’uomo, accusato di traffico internazionale di droga, è ritenuto parte di una rete criminale sgominata dai Carabinieri di Reggio Calabria. L’arresto è frutto di un’operazione congiunta tra Italia e Spagna coordinata dall’Unità I-CAN

È stato estradato dalla Spagna ed è ora in Italia uno degli indagati destinatari di misura cautelare nell’ambito della maxi-operazione antimafia “Millennium”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. L’uomo, accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico aggravato di sostanze stupefacenti, si trovava all’estero al momento dell’esecuzione delle ordinanze e risulta essere parte attiva del sistema criminale smantellato dai Carabinieri del Comando Provinciale reggino.
Operazione congiunta tra Italia e Spagna
La cattura è stata possibile grazie al rapido intervento dell’Unità I-CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Su segnalazione del Nucleo Investigativo dell’Arma reggina, sono subito partiti i contatti operativi con le autorità spagnole. Localizzato in Spagna, l’uomo è stato arrestato grazie alla collaborazione dell’UDYCO Central della Policía Nacional. Un perfetto esempio di cooperazione internazionale contro le organizzazioni mafiose transnazionali.
Il contesto della maxi-operazione “Millennium”
L’arresto si inserisce in un’operazione ben più ampia, scattata il 21 maggio 2025 e che ha coinvolto diverse città italiane, tra cui Reggio Calabria, Milano, Roma, Cosenza e Catanzaro. L’indagine, avviata nel 2018 e suddivisa in cinque filoni investigativi, ha portato a 97 misure cautelari (81 in carcere, 16 ai domiciliari) e al sequestro di due società ritenute funzionali alle attività illecite. Nel mirino i vertici di alcune delle più influenti cosche della provincia reggina, accusati di reati gravissimi: associazione mafiosa, traffico internazionale di droga, estorsione, sequestro di persona, scambio politico-mafioso e detenzione di armi. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e le posizioni degli indagati saranno valutate nelle sedi giudiziarie competenti.