Il primo Capodanno in piazza a Cosenza, il racconto di Mancini tra memoria e critica politica
L’ex deputato socialista e dirigente del Pd Calabria rievoca la notte del 2000 come simbolo di una città comunità
“Ma voi la sapete la storia del primo Capodanno in piazza a Cosenza?” Con questa domanda Giacomo Mancini, già deputato socialista e oggi nella direzione del Partito Democratico Calabria, ha scelto di raccontare, anche attraverso un video sui suoi canali social, quella che definisce una pagina fondamentale della storia recente di Cosenza.
La stagione della trasformazione urbana e sociale
Mancini colloca quell’evento all’interno di una fase che, dalla metà degli anni Novanta, vide la città attraversare un periodo di forte sviluppo urbanistico, di ricucitura tra quartieri, di rinascita del centro storico e di crescita culturale. Una stagione amministrativa che aveva al centro l’idea di una città inclusiva, capace di integrarsi e di proporsi come una delle realtà più dinamiche del Mezzogiorno.
Il Capodanno del nuovo millennio
Per celebrare l’inizio del nuovo secolo e del nuovo millennio, l’allora sindaco decise di organizzare una grande festa di piazza, sul modello delle principali città internazionali. Una festa aperta a tutti, senza distinzioni. Per l’occasione fu chiamato Franco Battiato, che spiegò la sua scelta con parole rimaste nella memoria collettiva: “Perché è la città di Giacomo Mancini”.
L’abbraccio collettivo
La risposta dei cosentini, ricorda Mancini, fu straordinaria. Per la prima volta la città scese in piazza in massa, unendo generazioni e storie diverse. Il freddo pungente non fermò una folla eterogenea, dalle signore eleganti ai giovani con percorsi di vita più difficili, tutti accomunati dal desiderio di sentirsi comunità. Il brindisi in piazza dei Valdesi, i fuochi d’artificio e poi il concerto in piazza dei Bruzi segnarono una notte diventata simbolo.
Dal rito collettivo al presente
Da quella notte, sottolinea Mancini, è nato il rito dell’abbraccio di Capodanno in piazza. Quest’anno sul palco salirà Dario Brunori, apprezzato anche per la scelta di devolvere il proprio cachet in beneficenza. Un gesto che Mancini definisce significativo e che diventa spunto per una critica all’attuale amministrazione guidata da Franz Caruso.
La critica all’amministrazione attuale
Nel suo intervento, Mancini sostiene che ogg