I Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro hanno deferito in stato di libertà due persone del posto per violazioni in materia di accise sugli alcolici. Durante un controllo mirato, i militari hanno rinvenuto all’interno di un locale adiacente all’abitazione degli indagati un ingente quantitativo di bevande alcoliche e superalcoliche, destinate alla commercializzazione senza alcuna autorizzazione.

Il bilancio dell’operazione è impressionante: 4.059 bottiglie tra champagne, vini, grappe e amari di diverse marche, per un valore stimato di circa 250mila euro, poste sotto sequestro a garanzia della legalità e della tutela dei consumatori.

Irregolarità e mancanza di licenze

Dagli accertamenti effettuati è emerso che i due denunciati non erano in possesso delle licenze necessarie né risultavano iscritti alla Camera di Commercio o all’Agenzia delle Dogane e Monopoli, passaggi obbligatori per chi intende operare legalmente nel settore della vendita di alcolici.

L’unico documento presentato faceva riferimento a una SCIA relativa a un laboratorio artigianale di dolci e gelati, priva tuttavia di qualsiasi valore autorizzativo per la commercializzazione delle bevande sequestrate. Un’irregolarità che ha confermato la natura abusiva dell’attività.

Un intervento a tutela di cittadini e imprese

L’operazione dei Carabinieri rappresenta un intervento significativo nel contrasto alla commercializzazione irregolare di alcolici, fenomeno che oltre a produrre effetti negativi sul piano fiscale e della concorrenza, può avere gravi conseguenze anche sulla sicurezza dei cittadini.

Il sequestro a Gioia Tauro testimonia l’impegno costante dell’Arma nel vigilare sul rispetto delle regole e nel difendere sia i consumatori sia gli operatori economici che lavorano nel rispetto delle normative, rafforzando il principio di legalità come garanzia di equità per l’intera comunità.