Omicidio a Reggio Calabria: ergastolo per Damiano Bevilacqua
Uccise il cognato Antonio Morelli durante una lite familiare. Condannato anche il complice, assoluzione per l’imputata di favoreggiamento

È stata emessa la sentenza per l’omicidio di Antonio Morelli, il 29enne ucciso l’11 maggio 2023 nel rione Marconi di Reggio Calabria. La Corte d’Assise di Reggio, presieduta dal giudice Silvia Capone, ha condannato all’ergastolo Damiano Bevilacqua, 33 anni, cognato della vittima. Accolta in pieno la richiesta del pubblico ministero Stefano Musolino, che aveva ricostruito in aula la dinamica del delitto avvenuto al culmine di una lite familiare. Bevilacqua, subito dopo il delitto, si era dato alla fuga.
Il ruolo dei complici: condanna e assoluzione
Nel processo sono emerse anche le responsabilità di altre due persone legate all’accaduto. Saverio Bevilacqua, il giovane che guidò l’auto con cui Damiano si allontanò dalla scena del crimine, è stato condannato a 16 anni di reclusione. Assolta invece Letizia Bevilacqua, inizialmente imputata per favoreggiamento. La sua posizione è stata ritenuta non punibile dalla Corte, che ha escluso un coinvolgimento diretto nei fatti.
La fuga e l’arresto a Catanzaro
Dopo l’omicidio, Damiano Bevilacqua fece perdere le sue tracce, innescando una caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine. La sua latitanza durò pochi giorni: venne infatti rintracciato e arrestato dalla polizia a Catanzaro, dove si nascondeva. Il suo arresto segnò la svolta decisiva nelle indagini, permettendo di ricostruire la dinamica e i moventi di un delitto maturato all’interno di un contesto familiare teso e conflittuale.