Lea 2023, migliorano i punteggi della Calabria ma scoppia lo scontro politico
Occhiuto rivendica i risultati: «Lasciamo l’ultima posizione». Il Pd attacca: «Manca tutto, dalla prevenzione all’emergenza-urgenza»

Il monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) per l’anno 2023, pubblicato dal Ministero della Salute e analizzato dalla Fondazione Gimbe, accende il confronto politico in Calabria. Il report certifica un miglioramento per la Regione, che risulta "adempiente" in due delle tre aree di valutazione: ospedaliera (69 punti) e prevenzione (68 punti). Inoltre, con un incremento di ben 41 punti rispetto al 2022, la Calabria registra il progresso più significativo a livello nazionale.
Un risultato che il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, definisce «concreto». «Dopo tantissimi anni lasciamo l’ultima posizione – afferma – È un passo avanti nella faticosa ricostruzione della sanità calabrese. La sinistra ha chiacchierato per quattro anni, noi abbiamo lavorato. È difficile? Certamente. La sanità funziona bene? No, non ancora. Ma stiamo invertendo la rotta». Occhiuto rivendica inoltre «una mole di riforme senza precedenti nella storia del regionalismo calabrese».
La dura replica del Pd: “Sanità ancora in ginocchio”
Durissima la replica del Partito Democratico calabrese: «Esultare per l’ennesima bocciatura sui Lea è da scemi oppure da attori. Occhiuto merita l’Oscar come Pinocchio». I dem criticano la lettura “virtuale” dei dati da parte del presidente dimissionario, ricordando il disavanzo sanitario da 170 milioni di euro, l’approvazione di bilanci senza dati certi e una serie di gravi carenze strutturali: emergenza-urgenza al collasso, prevenzione inefficace, carenze nella pediatria, Registri tumori datati, assenza di presa in carico per i pazienti oncologici e accesso alle cure negato ai più fragili.
Il Pd sottolinea inoltre che, nei 15 anni di commissariamento sanitario, la destra ha governato per oltre 9 anni, di cui gli ultimi quasi 6 consecutivi. Secondo i dem, il racconto trionfalistico di Occhiuto ignora la realtà quotidiana di una sanità che spinge migliaia di calabresi verso la migrazione sanitaria o alla rinuncia alle cure.
Il confronto politico si accende sulla sanità
Il contrasto tra le due visioni – quella del presidente Occhiuto e quella del Partito Democratico – riflette lo scontro più ampio sulla gestione della sanità in Calabria, tema centrale anche in vista delle prossime elezioni regionali. Da un lato, la Giunta rivendica i segnali di miglioramento come prova del lavoro svolto; dall’altro, l’opposizione denuncia una narrazione ottimista che maschera ritardi e criticità profonde.
«Bisogna ricordare a Occhiuto i dati reali – conclude la nota del Pd – perché sono questi che spingono intere famiglie ad abbandonare la Calabria. Il centrosinistra ha il dovere morale e politico di cambiare marcia, rotta e racconto». Il tema resta caldo e al centro del dibattito pubblico, tra numeri in salita e realtà sul campo ancora tutta da migliorare.